BILANCIO FONDAZIONE CRL: UN ANNO ECCEZIONALE
Avanzo d’esercizio tra i più alti di sempre e tante iniziative
Lucca, 6 maggio 2025 – Parlare genericamente di “segno positivo” per i risultati del Bilancio 2024
 della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca è – lo si può dire serenamente – decisamente riduttivo.
L’ultimo
 esercizio dell’Ente sotto la guida del CdA presieduto da Marcello 
Bertocchini, che dal 30 aprile ha passato il testimone a Massimo 
Marsili, ha infatti
 registrato numeri significativi su diversi fronti.
Uno su tutti quello dell’avanzo d’esercizio,
85.331.432 euro, tra i più alti di sempre nella storia della Fondazione, che segna un +92% rispetto alla cifra dello scorso anno.
Il patrimonio netto si attesta adesso a
1.295 milioni in termini contabili, 1.500 milioni a valore
 di mercato, altro dato fondamentale per la solidità e la salute di 
un’istituzione che nel 2024 ha erogato complessivamente
33,3 milioni di euro sostenendo 670 interventi di cui ben 500 tramite i numerosi bandi emanati.
Non
 solo fredde cifre, ma numeri che si traducono in un rafforzamento delle
 possibilità erogative: in poche parole risorse che consentono di 
progettare e sostenere
 progetti che impattano sulla qualità della vita di sempre più persone.
“Il
 risultato che maggiormente ci soddisfa – ha dichiarato Bertocchini – è 
il consolidamento del nostro patrimonio pur in un contesto globale 
geopolitico, economico
 e finanziario decisamente complesso. Questo, in concreto, significa 
lasciare alle future generazioni un Ente con le medesime potenzialità di
 oggi e di ieri: si tratta, a mio parere, di uno dei principali 
obiettivi da perseguire perché la Fondazione è di tutti,
 cittadini di oggi e di domani.
Al
 di là dei numeri – prosegue Bertocchini – sfogliare le pagine del 
Bilancio per noi significa soprattutto vedere il numero, l’entità e 
l’importanza degli interventi
 sostenuti, spesso con una partecipazione diretta nella progettazione e 
nella realizzazione. L’idea di aver privilegiato l’ascolto come 
strategia di programmazione e di aver inciso così puntualmente sulle 
esigenze del territorio ci rende particolarmente fieri
 di molte scelte compiute in questo cammino.”
OPERE PUBBLICHE E BENI CULTURALI
Il
 2024 è stato caratterizzato da un notevole impegno da parte della 
Fondazione al fianco delle amministrazioni pubbliche, ma anche di 
fondazioni, associazioni
 ed enti ecclesiastici sul fronte della realizzazione di opere di 
pubblica utilità e del recupero di beni culturali. Sono state deliberate
 sulle annualità 2024-2026 non solo le risorse dei due bandi specifici 
“Beni culturali” (5,3 milioni) e “Opere pubbliche”
 (6,5 milioni) caratterizzati da stanziamenti monstre, ma anche 
una quota degli interventi a valere sul bando “Ambiente bene comune” 
(1,1 milioni), molti dei quali di carattere infrastrutturale, e gli 
stanziamenti diretti a favore dei luoghi pucciniani
 (Villino di Viareggio, Teatro di Torre del Lago, Villa di Torre del 
Lago e ciclopedonale sul Lago di Massaciuccoli per un totale di 1,5 
milioni) cui si sommano gli 895 mila euro per il risanamento della 
facciata del Teatro del Giglio, ora intitolato anche
 al Maestro. 15 milioni in tutto che significano un forte e decisivo apporto alle comunità di tutta la provincia.
AREE INTERNE
È
 proseguito l’impegno a favore delle aree interne di Valle del Serchio e
 Alta Versilia, con le nuove tappe del Proximity Care, progetto che ha 
visto la Fondazione
 ‘ingaggiare’ la Scuola Sant’Anna per elaborare un modello 
sociosanitario per riportare e ottimizzare i servizi sanitari in luoghi a
 rischio di spopolamento: avanti tutta con gli screening del camper 
itinerante, con la telemedicina e con il monitoraggio del
 disagio giovanile.
Sono
 andati a comporsi anche i pezzi del complesso puzzle ideato nel 
progetto “Abitare la valle del Serchio” con cui una straordinaria 
sinergia tra le varie amministrazioni
 sta consentendo di sfruttare fondi PNRR (programma PINQuA: Programma 
Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare), integrati dalla 
Regione Toscana e dalla Fondazione, per alleviare i problemi 
dell’emergenza abitativa. Sembrava impossibile, invece ci siamo.
WELFARE: NON SOLO BANDI
Il
 2024 è senz’altro l’anno dell’inaugurazione di Casa Mandorla, la 
Comunità alloggio protetta di via Elisa in cui persone con disabilità 
possono realizzare progetti
 di vita anche attraverso la sperimentazione di forme di autonomia.
Una
 sfida, confermata anche dalla recente costituzione dell’ente 
filantropico “Con noi”, strumentale a strategie d’avanguardia per il 
“Durante e dopo di noi”, che
 ben definisce un’idea di sostegno alle fragilità non più ancorato alla 
mera assistenza ma aperto a soluzioni innovative. Segnale raccolto anche
 nei bandi, sempre più numerosi e specifici, che, oltre ai ‘classici” 
Welfare e comunità” e “Sport e socializzazione”,
 hanno visto new entry come “Quattro ruote” per dotare di mezzi 
le associazioni, “La cultura che cura” dedicato al welfare culturale, e 
“Scelta di campo” orientato a promuovere il protagonismo giovanile, il 
tutto per uno stanziamento totale di circa
2,7 milioni.
CULTURA, COME SEMPRE
I
 grandi eventi del San Francesco, realtà sempre più a disposizione delle
 anime del territorio, ma soprattutto bandi “Eventi Rilevanti”, 
“Cultura. Progetti e attività”
 e “Cultura. Spettacoli dal vivo”, che hanno erogato risorse per un 
totale che sfiora i
3 milioni, ancora una volta linfa vitale per lo svolgimento di 
grandi e piccoli festival e di molte altre iniziative che insieme 
declinano un’idea di cultura plurale e accessibile.
GIOVANI E AMBIENTE
Se
 una grande novità del 2024 è stata la nascita come organo consultivo 
della Commissione giovani, con lo spostamento del focus anche sulle 
esigenze delle nuove generazioni,
 il tema dell’ambiente è rimasto al centro. Non solo con il successo 
della terza edizione di Pianeta Terra Festival, ma anche con 
l’emanazione del bando “Ambiente bene comune” il cui budget di 2 milioni
 consentirà di qui al 2026 la realizzazione di numerosi
 progetti legati a temi ambientali e della sostenibilità.
FINE DI UN MANDATO
Sono
 pochi ma determinanti i numeri che possono descrivere meglio di ogni 
parola gli ultimi quattro anni della Fondazione. Uno lo abbiamo già 
dato, ovvero il patrimonio
 netto attestato a 1.295 milioni, traguardo, come si diceva, 
notevole e molto significativo. Ma l’elemento più rilevante emerge dal 
confronto tra il dato del patrimonio reale al 31.12.2020,
1.237 milioni, con il medesimo dato al 31.12.2024, 1.583 milioni. Siamo di fronte ad una vera e propria ‘creazione di valore’ con un
incremento di 346 milioni, cui si sommano i circa 120 milioni di 
erogazioni deliberate nei quattro anni. Un totale di 466 milioni che si 
traduce in un incremento del 38%. Numeri che assumono un valore ancora 
più significativo se si considera che l’inflazione
 nel quadriennio è stato del 16,7%.
Ci sono poi i
2.800 interventi deliberati sostenuti con 120 milioni di euro a definire il perimetro dell’impatto che il lavoro di questi anni ha avuto sul territorio.
Un
 lavoro bilanciato tra una continuità con gli storici impegni della 
Fondazione e le nuove sfide accettate. Il sostegno alla Scuola IMT, per 
esempio, con la nuova
 residenza universitaria di via Brunero Paoli, il supporto già citato a 
welfare (9,5 milioni di erogazioni da bando) e cultura (11,5 milioni distribuiti coi soli bandi) e la continuazione degli interventi sull’edilizia scolastica, ben 65 sulle
 scuole della provincia con 6,6 milioni di stanziamento. E poi le novità sulle aree interne (oltre 9 milioni
 tra Proximity Care e Abitare la Valle del Serchio) e la grande sfida 
sulla sostenibilità che tra Pianeta Terra Festival, i bandi 
‘ambientali’,
 la ricerca, gli studi sulla sostenibilità delle filiere produttive 
locali e altre iniziative ha visto un impegno totale di
oltre 9 milioni. 
Cifre
 che raccontano un percorso, definito attraverso l’ascolto e un’accurata
 programmazione, con un’attenzione costante alle aree interne, con in 
mente un nuovo
 modo di intendere il welfare e l’idea inclusiva di coinvolgere sempre 
più le generazioni future.