In strutture pubbliche, la storia ci viene raccontata dagli esponenti CasaPound.
            
                        
            
                Le mistificazioni di Pardini e CasaPound al posto degli storici 
Sui due cartelli apparsi all'Agorà contro la parata revisionidall'estrema destra, c'era scritto (come dimostrano le foto circolate): "basta revisionismi" e "morte al fascismo."
A tal proposito, il Sindaco ha dichiarato:
"Lo scaffale della memoria è stato oltraggiato con simboli e parole sicuramente inneggianti alla violenza"
(Noi tv 10/05/2025).
Mario Pardini, dunque, mistifica quanto avvenuto sabato scorso all'Agorà, blaterando di incitamento alla violenza e alludendo addirittura al terrorismo. E già che c'è, in perfetto stile Meloni, fa pure del vittimismo.
Può un Sindaco dar vita ad un'operazione comunicativa così torbida, finalizzata a silenziare ogni voce critica, ogni forma di dissenso?
Se il primo cittadino cerca violenza e prevaricazione, basta che rivolga lo sguardo verso certe forze ed esponenti politici che di certo non si trovano a sinistra. 
I pestaggi, le intimidazioni, le violenze di vario genere verificatesi in passato in città, hanno tutte una chiara e dimostrata matrice neofascista. 
Fatti noti e ampiamente documentati.
Pardini e i suoi alleati fascisti Inquinano quindi scientemente il dibattito pubblico.
Tutto questo mentre occupano uno spazio comunale per fare propaganda e riscrivere la storia. 
Non a caso, né sabato scorso né durante iniziative analoghe organizzate negli ultimi due anni dalla Giunta, si è mai sentito parlare uno storico, l'unico soggetto in grado di fornire dati reali e versioni dei fatti verificate.
In strutture pubbliche, la storia ci viene raccontata dagli esponenti CasaPound.            
            
            
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