ALTOPASCIO, 10 settembre 2022 - Proteggere e tutelare il delicato equilibrio della Riserva naturale Lago di Sibolla: questo l’obiettivo degli interventi, definiti post-LIFE, che attualmente il Consorzio 4 Basso Valdarno sta conducendo nella zona del lago. Life “Sos Toscana wetlands”
 era infatti il progetto, finanziato anche dall’Unione Europea, che tra 
il 2012 e il 2019 ha impegnato circa 1.3 milioni di euro per la 
salvaguardia degli habitat presenti in alcune aree umide del territorio,
 tra le quali anche il lago di Sibolla.
“L’attenzione che rivolgiamo alla Riserva naturale del Sibolla è più che mai necessaria - commenta l’assessore all’ambiente, Daniel Toci -.
 Fino al 2017 era un luogo abbandonato e dimenticato: oggi, con 
pazienza, tenacia e grazie ai molti progetti che siamo riusciti ad 
attivare, la Riserva sta vivendo una nuova stagione di rinascita. In 
questo caso è indispensabile, il supporto e il lavoro del Consorzio 
Basso Valdarno che si prende cura dell’area con competenza e attenzione.
 Con i nuovi finanziamenti ottenuti dalla Fondazione Cassa di Risparmio 
di Lucca riusciremo nei prossimi mesi a portare avanti nuovi e 
importanti interventi di manutenzione, riqualificazione, promozione e 
valorizzazione. La Riserva è un tassello prezioso del nostro territorio 
da proteggere e salvaguardare”.
“Anche 
quest’anno siamo nel  sito d’interesse comunitario (SIC) del Sibolla per
 continuare a effettuare la manutenzione post-LIFE che abbiamo 
concordato al termine del progetto stesso - aggiunge Maurizio Ventavoli,
 presidente del Consorzio Basso Valdarno -. Si tratta di un’operazione 
volta a salvaguardare i cariceti, le piantine di sarello, e cercare di 
limitare l’invasione della gaggìa. Quest’anno con un progetto che 
abbiamo fatto e seguito con i nostri tecnici stiamo effettuando questa 
selezione con un taglio manuale, con decespugliatori e motoseghe, 
proprio per limitare l’espansione di questa pianta infestante”.
L’intervento
 di quest’anno coprirà 3 ettari e comporterà una spesa di circa 12 mila 
euro a carico del Consorzio che proseguirà gli interventi post-Life per 
mantenere i risultati ottenuti. In particolare, l’attenzione continua a 
concentrarsi sulla “lotta” alle specie aliene invasive, come la “gaggìa”
 (Amorpha fruticosa), particolarmente infestante che tende a colonizzare
 intere aree umido ai danni della vegetazione autoctona come i cariceti,
 o “sarello”. Nello specifico, infatti, è previsto il taglio selettivo 
degli esemplari di gaggìa: un’operazione che deve essere ripetuta nel 
tempo per contrastarne lo sviluppo e permettere il recupero degli 
habitat. Gli interventi vengono eseguiti a mano con decespugliatore e 
motosega, come previsto dal regolamento vigente nella riserva naturale. 
Questa modalità consente di eliminare esclusivamente gli esemplari di 
gaggìa, preservando i cariceti e le altre specie vegetali autoctone 
presenti, fra le quali gli alberelli piantati dal Consorzio nel corso 
del progetto LIFE.
             
            
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