FANINI RITROVA MARTINELLI, QUARANTA E BRUGNA SULLA PEDANA DELLA SFINGE D' ORO





Una serata indimenticabile con grandi campioni e personaggi dello sport quella vissuta dai circa 300 invitati all' Hotel Country Club di Capannori per celebrare la 26.a edizione del Premio Fedeltà allo Sport fondato, organizzato e presentato da Valter Nieri. "La notte delle sfingi d' oro" offre ogni anno un' occasione unica per vivere emozioni ed esperienze indimenticabili nell' ascoltare coloro che hanno fatto la storia dello sport, con l' impegno di coinvolgere anche i numerosi soci onorari che sostengono l' iniziativa e fra questi il presidente onorario Stefano Gori, il presidente del Panathlon Lucca Lucio Nobile ed il presidente provinciale F.C.I. Pierluigi Castellani. Il ciclismo è stato protagonista con tre pezzi da novanta che appartengono alla storia più gloriosa: Giuseppe Martinelli, uno fra i dirigenti più vittoriosi al mondo avendo portato al successo in uno dei periodi più fulgidi di ciclisti italiani Marco Pantani, Vincenzo Nibali e Fabio Aru, ma fornendo consigli utili anche a Mark Cavendish nel finale di carriera nel vincere la 35.a tappa al Tour de France stabilendo il record assoluto. Curioso l' episodio che ha raccontato il Diesse bresciano di fronte a Fanini che risale alla fine degli anni 70 quando il patron lucchese, prima di fondare le sue squadre professionistiche, già faceva lo sponsor ad appena 22 anni alla San Giacomo. Un Martinelli in versione ciclistica che da giovanissimo indossava quei colori e si proponeva come buon velocista. "Fanini mi promise 500 mila lire in caso di vittoria nel circuito di Cecina. Vinsi, bussai cassa e riscossi. La cosa strana e forse unica in quegli anni è che un sponsor si offrì per donare un premio che solitamente viene promosso dal presidente della società ciclistica."

Martinelli, come Ivan Quaranta, attuale responsabile azzurro della velocità su pista e l' ex ciclista Walter Brugna, che a Capannori in maglia Fanini ha raccolto tanti prestigiosi successi, sono stati accolti dal pubblico del Premio Fedeltà allo Sport con una standing ovation perchè i loro nomi rimangono indelebili nella storia di questo sport. Quaranta, da ciclista campione del mondo juniores, ha ricordato i suoi trascorsi in maglia Fanini e le sue numerose vittorie su strada da buon velocista qual' era, come le sei tappe vinte al Giro dimostrando a quei tempi grande potenza muscolare, spunto veloce e capacità di mantenere alta la velocità in brevi tratti come quando superò allo sprint anche il grande Mario Cipollini. Ma la forza esplosiva la dimostrò in pista Walter Brugna. La sua fu una carriera in crescendo nel settore del mezzofondo su pista conquistando in maglia Fanini la medaglia di bronzo a Gand nel 1988, quella d' argento a Lione nel 1989 e quella d' oro a Maebashi in Giappone nel 1990. Campioni dello sport, sia attuali che del passato, sono sfilati nella passerella del Country Club raccontando le loro storie più o meno recenti. Narrazioni che sono fonti di ispirazione, insegnamenti sulla gestione delle sfide ed anche un' occasione per comprendere le dinamiche sociali e culturali del loro tempo. Per il Comune di Capannori una serata speciale apprezzata dal sindaco Giordano Del Chiaro, dall' assessore allo sport Gaetano Ceccarelli e dal presidente del consiglio Luca Menesini. Le hostess Debora Vanuzzo e Diletta Pellegrini si alternavano ad accogliere, assistere e guidare i partecipanti alle premiazioni, fornendo loro informazioni ed in contatto con Nieri e la co-presentatrice Ilaria Gradi li guidavano verso le aree interessate immortalati dagli scatti fotografici del socio onorario Alfredo Fanelli. Così è successo per i tre rappresentanti del ciclismo come per altri miti come il pugile Patrizio Oliva, la schermitrice Elisa Di Francisca, la ginnasta della ritmica Milena Baldassarri, le leggende del calcio Roberto Donadoni e Beppe Bergomi, l' allenatore fra i più titolati al mondo nel volley come Giovanni Caprara e per la promessa del volley, ingaggiata per la prossima stagione dall' Offanengo in A2, la diciannovenne livornese Margherita Meoni. Attimi di commozione per la consegna dei premi alla memoria degli indimenticati Gigi Simoni e Aldo Biagini rispettivamente a Beppe Bergomi e Alberto Donadoni. Ospiti d' onore il giornalista Alberto Cerruti e l' osservatore dell' Inter Leonardo Simoni. Ma ognuno di loro merita una storia a parte.
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