Il dibattito attorno alla gestione del servizio idrico a
Lucca continua ad alimentarsi di polemiche sterili e tentativi di rinvio
che rischiano di produrre danni concreti e immediati alla
collettività.
È giunto il momento di parlare con chiarezza, e di
assumere posizioni responsabili davanti a un passaggio ormai definito e
non più reversibile: l’ingresso del Comune di Lucca nella gestione
pubblica di GAIA non è più una scelta facoltativa, ma
una decisione strategica già avviata nel pieno rispetto della legge.
Il percorso verso l’integrazione della gestione idrica
lucchese all’interno di GAIA risponde a una visione precisa:
razionalizzare il servizio, garantire investimenti stabili e omogenei,
rafforzare il controllo pubblico e superare l’attuale frammentazione
gestionale. Questa non è una forzatura, ma l’esito naturale e coerente
con le normative nazionali e regionali vigenti e le linee guida
dell’Autorità Idrica Toscana.
Opporsi a questa transizione, tentando strade legali o
ricorsi amministrativi, significa semplicemente rallentare un processo
già definito, ostacolando gli investimenti programmati e mettendo a
rischio l’efficienza e la qualità del servizio.
In altre parole, chi oggi si oppone non sta difendendo i cittadini, li
sta penalizzando.
I cittadini di Lucca meritano un servizio idrico moderno,
capillare, accessibile e sostenibile. Continuare a tergiversare con
proroghe e contenziosi non risolve nessun problema: ritarda i cantieri,
rallenta l’estensione delle fognature, blocca
i miglioramenti della rete idrica, e lascia intere aree – come le zone
periferiche della Piana e dell’Oltreserchio – in condizioni
inaccettabili.
Non è tollerabile che una comunità intera venga tenuta in
ostaggio di scelte dettate più da motivazioni ideologiche o
conservatrici che da reali analisi costi-benefici. La politica ha il
dovere di accompagnare il cambiamento, non di ostacolarlo
per calcolo o per nostalgia del passato.
L’ingresso di Lucca, se governato in modo efficace, può
rappresentare un passo avanti per l’intero territorio. La transizione
dovrà ovviamente avvenire tutelando lavoratori e competenze locali e
calmierando in modo intelligente le tariffe, ma
non può essere più messa in discussione nella sua legittimità né nella
sua utilità pubblica.
Come Consigliere Regionale, ho già espresso in più sedi il mio sostegno a questo passaggio. Non c’è più tempo da perdere:
Ogni giorno di ritardo è un giorno in meno di investimenti sul territorio.
Ogni ricorso inutile è un costo aggiuntivo per le amministrazioni e per i cittadini.
Ogni polemica artificiosa alimenta sfiducia e confusione, senza offrire alcuna alternativa credibile.
Le scelte coraggiose non sono sempre popolari, ma sono
quelle che costruiscono il futuro. E oggi il futuro del servizio idrico a
Lucca è pubblico, integrato e gestito con una strategia all’altezza
delle sfide ambientali e sociali del nostro tempo.
Puppa Mario
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