Remigrazione: la nuova parola che nasconde vecchie ombre
Negli ultimi mesi la parol ...

La
consigliera regionale del Partito Democratico e l’allarme lanciato da
Confindustria Toscana Nord e dalle altre categorie del territorio:
“Serve uno spazio di confronto condiviso tra istituzioni, categorie
economiche e sociali”
“Un luogo di confronto permanente e
aperto tra istituzioni, categorie economiche, rappresentanze sindacali,
associazioni di impresa e distretti produttivi, per monitorare gli
effetti dei dazi Usa sull’economia lucchese”.
A lanciare la
proposta è Valentina Mercanti, consigliera regionale del Partito
Democratico e presidente dell’assemblea dei Democratici toscani.
“L’allarme
lanciato da Confindustria Toscana Nord e da molte altre categorie del
nostro territorio di fronte ai nuovi dazi annunciati dagli Stati Uniti è
fondato e preoccupante -
spiega Mercanti - soprattutto per un’area
come quella lucchese che sull’export ha costruito buona parte della
propria economia”.
“Settori chiave per la provincia di Lucca –
come il cartario, l’agroalimentare, il lapideo e il farmaceutico – hanno
negli Stati Uniti un mercato di riferimento fondamentale. È
comprensibile quindi la preoccupazione che attraversa il mondo
produttivo - spiega la consigliera regionale del Pd - perché qui non si
tratta solo di singole aziende: il rischio è che la scossa investa
l’intero tessuto economico, con effetti a catena difficili da isolare e
quantificare in anticipo”.
“Pur confidando nel buon esito della
trattativa tra Unione Europea e Stati Uniti - aggiunge Mercanti - è
importante non restare fermi e cominciare fin da ora a costruire
strumenti di ascolto e valutazione capaci di accompagnare passo dopo
passo questa fase di incertezza”.
Per questo, Mercanti propone
l’istituzione di un tavolo dell’economia lucchese: “Potrebbe essere
utile per monitorare e condividere dati, valutazioni e strategie di
risposta. Solo con un approccio di filiera, evitando letture settoriali,
sarà possibile cogliere per tempo le criticità e magari anche le
opportunità che si presenteranno”.
“Serve dialogo e una forte
coesione istituzionale: la provincia di Lucca - conclude Mercanti - ha
tutte le risorse per affrontare questa sfida, ma serve uno sforzo
collettivo per non lasciare nessuno solo davanti alle incertezze del
mercato globale”.
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