Capezzoli a Di Pietro: "Voterò No. Non ti riconosco più"
Capezzoli a Di Pietro: "Vo ...
Nella giornata di ieri, cinque militanti lucchesi dei/delle Giovani Comunist3 e quattro di Potere al Popolo sono stat3 convocat3 in questura ed hanno appreso di essere indagat3 per il blocco della circolazione stradale e della stazione ferroviaria, avvenuto lunedì scorso al termine della grande manifestazione (circa 3000 persone) contro il genocidio in corso a Gaza.
"Il Tirreno", giornale che nei giorni scorsi ha superato a destra "Libero" nel trattare il corteo come una mera questione di ordine pubblico, continua a svolgere la sua funzione di organo ufficiale della questura, avvisando che
"il numero è destinato a crescere nell’ordine di alcune decine di denunciati", e sottolineando un aspetto - del tutto superfluo - dell'attività politica svolta da uno degli indagati, che evidentemente è riportato a 'mo di aggravante. Idem per la menzione del ruolo, svolto in un'associazione, da uno dei difensori dei militanti coinvolti.
Siamo di fronte ad un atto gravemente repressivo e intimidatorio, rivolto contro tutto il movimento lucchese pro Palestina, dato che si tratta di una delle prime applicazioni in Italia del famigerato e anticostituzionale decreto "sicurezza", varato dal Governo Meloni per criminalizzare il dissenso e impedire ogni forma di protesta.
L'intento è fin troppo chiaro: colpire figure simboliche per lanciare un avvertimento a chi ha il brutto vizio di manifestare ("vedete che succede? Restate a casa d'ora in poi").
gioco vecchio e sporco, che si ripete sempre uguale, ma che non fermerà la mobilitazione di tutt3 coloro che non vogliono rimanere inerti di fronte allo sterminio di un popolo.
Non lasceremo vuote le strade e le piazze, le riempiremo ancora di più.
Non resteremo in silenzio, risponderemo alla propaganda pro Israele del Governo e di certi media e occuperemo di nuovo tutto.
Il movimento non si arresta!
Solidarietà a tutt3 i/le compagn3 vittime della repressione.
Il 4 ottobre, tutt3 a Roma!
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Idiota, se vuoi fare qualcosa di concreto invece di rompere ai pendolari per nulla, vai piuttosto a bloccare i treni in Israele, non qui. Ah giusto tu e i tuoi amichetti lo sapete benissimo che lì (esattamente come in palestina del resto) se interrompete le ferrovie molto probabilmente vi finiscono a sassate o fucilate mentre nell'Italia "fascista" ve la potete cavare anche con una semplice multa, che seppur salata quelli che risultano nullatenenti possono anche non pagare.
anonimo - 29/09/2025 15:19
Al di là degli sporadici vasi di violenza e dei consueti infiltrati, sempre da condannare, i commenti idioti di chi vorrebbe scioperi e proteste che non danno fastidio - magari virtuali, fatte col cellulare dal divano! - dimostrano il successo delle manifestazioni di questi giorni.
anonimo - 29/09/2025 12:52
Assai idiota poiche il risultato voluto sarà pari a zero.
L'unica differenza, mi viene in mente da ul lavoro di molti anni fa, ancora in lire.
Le ferrovie per interruzione di una linea ferroviaria (dipende da linea) mandavano il conto...sessanta milioni di lire a minuto di interruzione.
Poveri paparini e mammine!
Comprategli il cellulare che poi vi sistemin loro, vai!
Occupare strade e ferrovie è un reato grave ed in questo caso anche idiota. Infatti occupando i binari in Italia non si danneggia certo Israele, bensì si danneggiano solo i pendolari e le altre persone che prendono il treno.
anonimo - 29/09/2025 03:22
Bene fatelo nelle piazze ma non azzardatevi più a bloccare le stazioni perché avete sentenziato che tra i due ci sia una vittima invece di essere entrambi colpevoli e soprattutto avete sentenziato chi dei due sia questa povera vittima, come se aveste la verità in tasca. Liberi di credere e di essere convinti, ma senza limitare le libertà altrui. Bloccare i treni è gravissimo.
anonimo - 28/09/2025 21:26
È chiara la repressione in corso e in tutta Italia. Una società attenta dovrebbe castigare questa destra alle elezioni.
Pasquino - 28/09/2025 20:34
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