• 12 commenti
  • 23/10/2025 16:56

L’educazione perduta nei commenti

C’è una strana razza digitale che prolifera sotto ogni articolo, video o post: i commentatori dell’offesa. Non leggono, non riflettono, non cercano un confronto. Arrivano come falchi, affondano gli artigli nella prima parola che non gli piace e sfogano frustrazioni che con l’argomento non c’entrano niente. Non è solo mancanza di rispetto: è mancanza di educazione emotiva. L’idea che si possa criticare senza distruggere, dissentire senza umiliare, sembra ormai archeologia morale. In molti scambiano la libertà di parola con il diritto di insulto, come se esprimersi senza filtri fosse segno di autenticità. Ma non c’è niente di autentico nel rancore. Dietro certe tastiere non ci sono pensatori liberi, ma persone che non hanno mai imparato a gestire un “non sono d’accordo”. Si difendono attaccando, travisano un’idea per poterla demolire e ottengono il loro piccolo applauso virtuale. Tutto qui. Forse dovremmo tornare a una regola semplice: se non hai letto davvero, se non hai capito, se non hai nulla da aggiungere, il silenzio è ancora un’opinione rispettabile. E molto più elegante. Mai tardi per imparare una educazione , specie per chi critica sempre gli altri !!

I commenti

Chiudetela per sempre

Anonimo - 30/10/2025 06:57

Sì, è la solita contraddizione umana: tutti predicano pace e rispetto, ma appena qualcosa tocca l’ego, salta fuori la rabbia più bassa.
Il rispetto vero si misura proprio lì, quando sarebbe più facile reagire male.

daniela - 24/10/2025 14:32

si vedono molte cose brutte nel mondo poi si vorrebbe un mondo migliore ma si dimostra anche in commenti o battute social o fuori come siamo miseri e maleducati nel nostro piccolo , magari poi ci lamentiamo giustamente di ritardi , etcetc e noi poi siamo maleducati pretendendo poi che gli altri ci rispettino !!!!

ezio - 24/10/2025 14:30

Commentatori anonimi e parlate di denunce per diffamazione? Seriamente?

anonimo - 24/10/2025 14:01

Sbaglierò, ma a me il dibattito in punta di codice penale mi sembra eccessivo. Ragazzi: è soltanto una blog! Chi usa espressioni come «furbacchione» oppure «leccapiedi» non ha intenzione di offendere una persona, ma semplicemente di stigmatizzare una presa di posizione. Si badi bene: si tratta di rispondere a qualche riga scritta su un blog, non di aggredire o screditare una persona reale, in carne e ossa. Se qualcuno sostiene, in forma anonima, che la città è più allegra perché piena di ubriachi, e qualcun altro fa osservare che si tratta di una affermazione assurda e irrispettosa, perché non adoperare il termine «leccapiedi» a sottolineare, in modo sintetico e incisivo, l'arrendevolezza servile nei confronti degli esercenti dei bar che, loro si, "offendono" le persone vere, in carne e ossa, mettendo in atto comportamenti lesivi del loro diritto alla quiete? Comunque non sarei troppo pessimista. A me questo spazio di discussione mi sembra, nel complesso, ragionevolmente moderato. Certo, di tanto in tanto compare qualche «furbacchione» che cerca di fare pubblicità agli interessi di parte (tra l'altro, con poca fantasia, usando sempre gli stessi argomenti della città "viva", dei "pensionati" che vogliono stare tranquilli eccetera). Se alcuni frequentatori del blog pensano che sia giusto stigmatizzare questo troll, io non ci vedo niente di drammaticamente preoccupante. Secondo me, i problemi sono altri.

anonimo - 24/10/2025 13:51

Oggi è tutto permesso, persino l'omicidio o femminicidio che sia.
Proprio questa amttina be parlavano in TV. Signora vuole denunciare?
Anche nei posti più impensati e posti 'chiave'!
Signora vuole denunciare?
Sospetto un imbarbarimento endemico in ogni campo e.... su ogni strada.
Il Tirreno 24 ottobre 2025 - Lucca, auto blocca il passaggio di un bus - Autolinee toscane valuta un’azione civile e penale

... - 24/10/2025 11:52

"Ti cago sull’uscio" e "leccapiedi" sono entrambe espressioni offensive.
La prima è chiaramente volgare e minacciosa (pur se in tono “figurato”), la seconda è un insulto morale.

In contesto pubblico o sui social, queste frasi possono configurare reato di diffamazione (art. 595 c.p.), perché l’offesa viene rivolta a una persona in modo visibile da altri.
Se invece è scritta in privato, si parla di ingiuria — che oggi non è più reato penale, ma resta un illecito civile: chi subisce può chiedere risarcimento danni.

Se poi la frase lascia intendere un atto ostile fisico (“ti vengo a fare qualcosa”), può perfino sconfinare nella minaccia (art. 612 c.p.), a seconda del tono e del contesto.


In sintesi:
sì, sono offese.
sì, possono essere perseguibili, specie se scritte pubblicamente.
e no, non basta dire “era ironia” per farla franca.

Prevenzione Offese - 24/10/2025 09:39

Sì, "leccapiedi" è considerata un'offesa, anche se non è volgare. Può configurare il reato di ingiuria o diffamazione perché attacca la persona e la sua reputazione, non solo il suo comportamento. La legge considera queste espressioni come lesive dell'onore e del decoro di un individuo, configurando un reato.
Perché è un'offesa
Lesione della persona: Le parole come "leccapiedi" vanno oltre la critica di un'azione e colpiscono la persona nella sua dignità morale e professionale.
Diffamazione: Se l'offesa viene detta a una persona non presente, a terzi o pubblicata online, può configurare il reato di diffamazione, specie se la persona è facilmente individuabile.
Ingiuria: Se detta direttamente di fronte alla persona offesa, si configura il reato di ingiuria.

franco - 24/10/2025 09:20

Io amo Lucca che certo, non è perfetta come nessuna città al mondo ma viva, accogliente, piena di storia e bellezza.

Peccato che qualcuno, invece di goderne, preferisca fotografare un sacchetto di rifiuti e farne una bandiera. Succede ovunque, ma qui diventa tragedia nazionale.

E guai ad amare Lucca: subito arrivano gli epiteti, i “leccapiedi”, " dimmi dove abiti che ti cago sull'uscio", ed altre perle di civiltà.Lui può dire ciò che vuole certo ma sono giudizi e minacce quelle che poi risponde, tipo "dimmi dove abiti e tu cago sull'uscio" magari si palesi ne parliamo davvero davanti casa mia o sua in maniera civile. E leccapiedi a chi descrive in un posto la propria città non mi pare una espressione educata , ma se per lui lo è, dipende da come è abituato a trattare con le persone che non hanno la sua idea.

Ma sai che c’è? Meglio essere accusati di amare troppo una città che saper solo denigrarla.


Un saluto affettuoso e non offensivo al postatore di foto sulle grandissime magagne di Lucca..

Grazie di esistere, sei unico (meno male )

Dino Sauro - 24/10/2025 09:08

bhe se ti dassero a te leccapiedi, ti cago sull'uscio ed altri epiteti da maleducato oltretutto da chi si crede super e non accetta critiche pesno che non sia educato.Poi a questo punto se a qualcuno piacciono queste espressioni vuole dire che le usa e non ha mai pero' messo nome e cognome e dette in faccia . Non si sa mai che qualcuno poi agisse in base a tali epiteti da maleducato ed anonimo in quanto facile offendere e non mettere nome ; a me piacerebbe parlarci di persona e vedere se usa stessi epiteti

dante - 24/10/2025 08:48

Ma la redazione dovrebbe filtrare e fermare questi personaggi che invece di essere costruttivi e dare con educazione il loro parere offendono e sproloquiano.

Anonimo - 24/10/2025 06:49

mi pare che la lamentela nasca dall'espressione «furbacchione leccapiedi» che qualcuno ha usato a proposito del furbacchione che ci vuole dimostrare che Lucca è tanto bella perché è piena di ubriachi che schiamazzano di notte. «furbacchione» non mi sembra un'offesa. «Leccapiedi» dipende da quello che uno fa… Ma neanche questo mi sembra un'offesa, se uno è, oggettivamente, un leccapiedi. Si potrebbe forse dire in modo più forbito, ma la sostanza è quella

Anonimo - 23/10/2025 20:50

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