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  • 28/10/2025 11:00

Quella di Beatrice Venezi al Teatro La Fenice

Quella di Beatrice Venezi al Teatro La Fenice "non è una nomina politica, è facoltà del sovrintendente" farla. Lo dice Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura a Montecitorio, rispondendo a una domanda di Report, che andrà in onda stasera, che lo stesso deputato di Fratelli d'Italia pubblica sui social scrivendo: "Questa sera ci sarà una mia intervista a Report sulle procedure di nomina del governo Meloni. A differenza di molti altri, ho concesso l'intervista, pur non condividendo il giornalismo a tesi che questa trasmissione rappresenta. Vediamo se verrà - ancora una volta - strumentalmente manipolato il mio pensiero". Federico Mollicone su Beatrice Venezi: "E' una bravissima professionista e artista" Il sovrintendente è espressione nostra? "La domanda è falsa e sbagliata. Perché non è una nomina politica, è una nomina prevista dalla legge italiana, fatta da un ministro della Repubblica italiana, che segue la legge sulle fondazioni lirico sinfoniche - precisa ancora -. E' facoltà del sovrintendente nominare il direttore musicale" e il sovrintendente "è espressione di un governo eletto da milioni di italiani". "Ammetto che" la nomina di Venezi "è espressione della legge italiana, avete fatto un grande scoop!", ironizza Mollicone, che poi dice: Venezi "è una bravissima professionista e artista". Ha ricevuto il premio Atreju 2021, "e quindi? Quindi è discriminazione? C'è una legge in Italia contro la discriminazione politica. Lei sta facendo discriminazione politica. Anche se avesse simpatia per un governo rispetto a un altro? Qual è il problema?". dal web

I commenti

L'altra Report, intervistata la direttrice anti-Venezi che ironizzava su Mattarella e criticava gli omosessuali
Beatrice Venezi Mattarella




Nico Spuntoni 27 ottobre 2025
Ieri anche «Report» si è occupato del caso Venezi, sposando la tesi di chi contesta come politica la sua nomina a direttore musicale stabile della Fondazione Teatro La Fenice. Per stroncare le qualità artistiche della direttrice d'orchestra toscana il programma si è affidato al giudizio di Silvia Massarelli. Questa professionista, che nella sua biografia mette in evidenza l'essere stata assistente di direttori rinomati, non è stata tenera con la sua collega a cui ha rimproverato di non avere talento. Accuse già lanciate in precedenza in un'intervista a «Il Fatto Quotidiano» dove Massarelli si era spinta a sentenziare che «la musica non è un concorso di bellezza».

Parole che, se pronunciate nei confronti di una qualunque altra professionista donna, avrebbe senz'altro fatto indignare la sinistra culturale e politica. Indirizzate a Venezi, invece, non hanno fatto alzare alcun sopracciglio alle femministe «de noantri». Ma questo scivolone non è un caso isolato perchè Massarelli sembra essere recidiva nei confronti di Venezi. Infatti, sebbene la direttrice abbia sostenuto che quella con la sua collega toscana «non è una questione personale», sul suo profilo Facebook le ha riservato un trattamento particolare. Nel gennaio del 2024, esaltando l'imitazione di Venezi realizzata da Virginia Raffaele, Massarelli commentava euforica «sotto il profilo tecnico musicale decisamente migliore della shampista».

La «shampista», ça va sans dire, sarebbe la collega nei confronti della quale assicura di non avere una questione personale. Le interviste a «Il Fatto» e a «Report» hanno reso Massarelli una paladina del fronte anti-Venezi che ora si diverte a contrapporre la maestra brava a quella incapace. Ma se la sinistra, come abbiamo visto, ha condannato senza appello Venezi al girone degli incompetenti a partire dal suo endorsement per Fratelli d'Italia del 2022, come si comporterà di fronte alle opinioni ben poco politicamente corrette della loro nuova idola? In un'intervista presente su Youtube, Massarelli, ha raccontato di essere tra gli insegnanti sospesi ai tempi del governo Draghi a causa dell'obbligo vaccinale per il personale scolastico.

La musicista si è apertamente schierata contro la legislazione emergenziale ai tempi del Covid, assumendo posizioni che molti di quelli che la stanno esaltando in queste ore bollerebbero come «No-vax». Nel manifestare questa legittima opposizione, però, Massarelli ha spesso utilizzato toni molto duri, persino nei confronti del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che in un post sembra essere definito «capra», «fratello di Cheope» ed invitato a studiare e imitare i predecessori con una citazione di Sandro Pertini. In un altro ancora, rilanciando un post del fotoreporter Giorgio Bianchi su una medaglia assegnata da Mattarella a Roberto Burioni, la maestra sentenziava: «non ne indovina una, semplicemente scandaloso».

Il vaccino anti-Covid non è l'unico argomento su cui la direttrice d'orchestra si scalda sui social e sul suo profilo troviamo commenti che certamente faranno poco piacere a sinistra. Ad esempio la paladina green Greta Thunberg viene chiamata «Heidi versione terzo millennio» e sull'omosessualità commentava: «un tempo era bandita, poi è stata tollerata, in seguito accettata, non pensavo però che oggi diventsse obbligatoria». Ora che sono pubbliche, queste posizioni della «brava» Massarelli manderanno in cortocircuito quella sinistra che ha deciso di bollare Venezi come un'incapace «soltanto» per la sua simpatia politica verso Giorgia Meloni.

Lucchesino - 29/10/2025 22:20

Basta

Ano imo - 29/10/2025 17:33

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