Lago di Massaciuccoli, il Consorzio 1 Toscana Nord ente attuatore per interventi di oltre un milione di euro
								
                                                                    
                                    
                                                                
    Lago di Massaciuccoli, il Consorzio 1 Toscana Nord ente attuatore per interventi di oltre un milione di euro
   
     
   
    Predisposto il progetto per ripristinare le arginature
   
     
   
     
   
    A seguito dell'ultima 
ordinanza commissariale della Regione Toscana, il Consorzio è stato 
individuato come ente attuatore di alcuni importanti interventi inerenti
 la difesa del suolo, tra cui l'Intervento di ripristino e regolarizzazione delle arginature circondariali del Lago di Massaciuccoli,
 per il quale sono stati stanziati 1.469.561,91 euro. Un'ulteriore 
dimostrazione di come l'ente consortile si ponga in prima linea 
nell'esecuzione di interventi a beneficio del territorio.
   
     
   
    Nel dettaglio, il progetto preparato dal Consorzio 1 Toscana Nord riguarda
 ben 16 chilometri di arginature che difendono un territorio densamente 
abitato, disposto a quote sotto del medio livello del mare. Per lunghe 
tratte, queste arginature sono fondate su terreni con scadenti 
caratteristiche geotecniche, caratterizzati infatti da elevate 
percentuali di torba che, a causa del peso gravante su di essa, 
rifluisce lateralmente generando locali abbassamenti degli argini. 
   
     
   
    La diminuzione delle quote arginali 
genera una riduzione delle capacità di invaso del lago con conseguenti 
possibili rischiose esondazioni con il conseguente allagamento di vaste 
zone sottese.
   
     
   
    La costante opera di monitoraggio e 
sorveglianza effettuata dal Consorzio, inoltre, ha portato alla luce 
pericolosi fenomeni di filtrazione che interessano lunghi tratti delle 
arginature.
   
     
   
    "Stiamo recuperando i pareri 
ambientali per rendere il progetto cantierabile e poi procederemo con i 
lavori - ha commentato il presidente Ismaele Ridolfi - I
 rilievi da noi effettuati hanno evidenziato che lunghe tratte delle 
arginature non raggiungono la quota di 1.20 metri sopra del livello del 
mare, stabilita come quota di riferimento dall'Autorità di Distretto 
Appennino Settentrionale. Altre tratte, pur essendo prossime a questa 
quota, presentano invece sezioni trasversali con evidenti scoscendimenti
 e parziali lesioni superficiali sia del corpo arginale principale che 
della banchina. La presenza di questi bassi arginali comporta un aumento
 del rischio di pericolose rotture arginali per tracimazione con 
conseguenti allagamenti di vasti territori. Per evitare tali 
problematiche - conclude Ridolfi - il Consorzio è purtroppo costretto ad
 intervenire molto spesso in somma urgenza, come accaduto anche di 
recente durante l'evento pluviometrico del dicembre 2020, che ha portato
 il lago a quote prossime a +0.47 metri sopra il livello del mare".
   
     
   
    Gli interventi
   
     
   
    Sulla base delle esperienze degli 
anni passati e sulla base delle risultanze del rilievo eseguito, 
risultano necessarie differenti tipologie di interventi.
   
     
   
 
    
    
    
    
    
    
    
    
    
    
    
    
    
    
    
    
    
    
   
    In primis, il ricarico delle teste 
arginali per riportare le stesse alla già citata quota di sicurezza 
arginale. In questo caso sono previsti riporti di terreno da porre in 
opera dopo lo sfalcio e scotico superficiale. Dove è stato dove 
possibile, è stata prevista una larghezza arginale di 3 metri, in testa,
 per garantire il passaggio in sicurezza delle macchine operatrici del 
Consorzio, in modo che possano effettuare le ordinarie manutenzioni. I 
lavori di ricarico termineranno con la semina a spaglio e con la messa 
in opera di biostuoia in fibre naturali. Nei tratti dove risultano più 
evidenti fenomeni di filtrazioni saranno invece realizzati setti 
antifiltrazione con palancole in Pvc alti 6 metri.