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  • 19/05/2025 18:49

1985 – 2025 - QUARANTA ANNI DELL’ASSOCIAZIONE don Franco Baroni

1985 – 2025 - QUARANTA ANNI DELL’ASSOCIAZIONE


Facendo memoria del quarantesimo anniversario della morte di don Franco Baroni, avvenuta all’ospedale Campo di Marte, nell’allora reparto di chirurgia generale, lunedì 20 maggio 1985 alle ore 10:40, l’Associazione che ne porta il nome entra nelle celebrazioni della ricorrenza. Due le prossime tappe di questo quarantennale: il 6 settembre si ricorda la conferenza che si svolse nella sala Ademollo di Palazzo Ducale durante la quale venne proposta la costituzione del sodalizio; il 23 novembre giorno della firma dell’atto costitutivo nello studio del notaio Lelio Parducci in corso Garibaldi 46.

La conferenza stampa è stata moderata da Emanuela Gennai, collaboratrice dell’Associazione.

«Da allora – ha ricordato il presidente Paolo Mandoli – l’Associazione ha ottenuto prima l’Iscrizione nel Registro Regionale del Volontariato (5 dicembre 1995, decreto numero 05734), poi il riconoscimento di Personalità Giuridica Privata (24 aprile 2006 al numero 517), quindi la qualifica di Onlus nel marzo 2009, infine il 16 marzo 2023 l’iscrizione nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) nella sezione Organizzazione di Volontariato, con il decreto numero 5466. Fin dalla costituzione l’Associazione si è occupata di prevenzione sanitaria e di assistenza ai malati, in particolare quelli oncologici e geriatrici, arrivando ad essere il riferimento in Lucchesia per le Cure Palliative Domiciliari. Dalle prime convenzioni con l’allora Azienda USL 2 – Lucca (delibera 16 aprile 1997, numero 793, con attivazione concreta dal 23 maggio 1997) si è poi arrivati alla più recente coprogettazione con l’Azienda USL Toscana Nord Ovest (deliberazioni del 24 aprile e dell’8 ottobre 2024) con attivazione del servizio triennale dal 9 novembre 2024».

Il dottor Guglielmo Menchetti, componente del Consiglio Direttivo, ha spiegato che si opera «in linea con le varie deliberazioni e con i piani annuali di potenziamento delle Cure Palliative approvati dalla Giunta Regionale della Toscana (l’ultimo il 27 gennaio 2025, con la delibera numero 64). Una delibera che tra l’altro prevede il convenzionamento con le Organizzazioni di Volontariato Toscane entro il dicembre 2026 e l’attivazione dei servizi domiciliari di cure palliative 7 giorni su 7 e 24 ore al giorno, entro il dicembre 2026 in tutta la regione. Da un paio di anni siamo presenti anche nella Zona Distretto Valle del Serchio, per adesso con il servizio di assistenza psicologica e spirituale, sempre sul fronte cure palliative domiciliari. I numeri dell’assistenza domiciliare palliativa nella Zona Distretto Piana di Lucca mostrano notevoli variazioni, in particolare negli ultimi 15 anni passando, tanto per fare un confronto, dai 95 pazienti del 2012 ai 595 del 2024 (alcuni pazienti hanno usufruito di più di una attivazione nello stesso anno). Noi sosteniamo da sempre che “A CASA È MEGLIO”. Da evidenziare le parole del responsabile dell’Unità Funzionale Cure Palliative della Zona Distretto Piana di Lucca, dottor Andrea Bertolucci, che nell’ultima relazione sanitaria, del febbraio 2025, ha scritto tra l’altro: «L’ U.F. Cure Palliative Zona Distretto Lucca nel corso del 2024 ha mantenuto i livelli di attività degli scorsi anni anche se persistono criticità nella presa in carico e nel garantire la continuità assistenziale (domicilio e Hospice) nel fine settimana, nei giorni festivi e durante le notti. Sull’assistenza domiciliare la carenza di personale (medico e infermieristico) e la mancanza di figure professionali pure previste dalla Legge 38 (in particolare Operatori Socio-Sanitari, Fisioterapista, ecc) ha impatto negativo sulla qualità del servizio e sulla mission specifica di consentire alle persone con malattia grave a prognosi infausta e irreversibile di poter rimanere a casa con le cure necessarie».

L’ingegnere Roberto Enrico Paolini, segretario nel Consiglio Direttivo, ha parlato di una vera e propria sfida «se vogliamo continuare ad aiutare e a sostenere chi soffre anche e soprattutto nella fase terminale della malattia. Da questa sfida scaturisce il nostro appello a tutta la Lucchesia ad AIUTARCI AD AIUTARE chi ha bisogno. Come diciamo e scriviamo da 28 anni: “Il nostro molto sarebbe nulla senza il poco di tanti”. La modalità più semplice è naturalmente la firma del “5 per mille” a favore della nostra Associazione, indicando il nostro codice fiscale: 01571010469. Ci possono essere poi le offerte spontanee da versare sul contro corrente bancario (IBAN IT55G0503413701000000186356) su Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno - Gruppo Banco BPM, Sede Centrale Piazza San Giusto, Lucca; oppure postale numero 10739555. Facciamo appello anche alle Aziende lucchesi per arrivare alla sottoscrizione di un “Patto etico”. In concreto – come già avviene in altre zone dalla Toscana – ci rivolgiamo al mondo economico e produttivo lucchese, proponendo di sostenere l’Associazione al fine del mantenimento quantitativo e qualitativo del servizio, fondamentale sotto il profilo assistenziale, sociale ed etico, definendo i termini di un accordo ed erogando un contributo fisso annuo con riferimento al triennio 2025-2027. Un accordo per sostenere l’impegno preso verso i pazienti e le loro famiglie, primario obiettivo dell’Associazione «Don Franco Baroni» ETS-ODV. Auspichiamo anche l’adesione alla nostra associazione di nuove forze per promuovere iniziative ed eventi, al fine di sostenere le attività di assistenza domiciliare palliativa».

Infine il vice presidente dell’Associazione, Giuseppe Del Carlo, ha rilanciare l’appello «per avere nuovi VOLONTARI DEL SOLLIEVO cominciando dai giovani che, adeguatamente formati con un nuovo corso che inizierà prossimamente, potranno assistere se non tecnicamente almeno facendo compagnia e accompagnando i malati e/o i loro congiunti presso ambulatori e centri di cura ma anche promuovendo incontri, passeggiate, eventi, momenti di svago, ecc. nelle varie fasi della malattia, fino all’exitus e alla fase del lutto. Un impegno importante in questa fase storica che sembra rappresentare un bivio tra chi privilegia il SUICIDIO MEDICALMENTE ASSISTITO e chi crede alle CURE PALLIATIVE fino all’ultimo istante della vita. Purtroppo la frammentazione del Volontariato in Provincia di Lucca sta facendo tramontare quel primato culturale e ideale che aveva portato a definire Lucca la Capitale del Volontariato quando negli anni ottanta e novanta del secolo scorso i convegni biennali misero a punto la prima legge quadro del volontariato (la legge 266 del 1991). Oggi la provincia di Lucca ha il primato negativo delle troppe associazioni rispetto agli abitanti e anche del più basso importo del 5 per mille all’associazione più ricca che raggiunge circa 65 mila euro (Anffass Lucca - dato 2023) a fronte degli oltre 100.000 euro che si trovano fra le associazioni più ricche in tutte le altre province toscane. L’ultimo dato (2024) dell’Agenzia delle entrate ha infatti indicato 531 enti della provincia di Lucca che si divideranno i 1.325.644,89 €uro del 5 per mille 2023. L’importo sarà suddiviso sulla base delle firme raccolte al momento della dichiarazione dei redditi 2022 presentata dai contribuenti nel 2023». 

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