Remigrazione: la nuova parola che nasconde vecchie ombre
Negli ultimi mesi la parol ...

                                    
                                                                 
 
La
 Cgil di Lucca, per voce del Segretario Generale Fabrizio Simonetti, 
valuta positivamente
 le opportunità che si potrebbero aprire con la riduzione del capitale 
sociale di Farmacie Comunali Spa, che ha portato altri 900 mila euro 
nelle tasche del Comune di Lucca. 
 
 
Questa somma apre infatti a diverse 
possibilità di impiego e, secondo la Camera del Lavoro provinciale, la 
prima a dover essere presa in considerazione dovrebbe essere il 
rifinanziamento dei contributi sociali, che nel bilancio preventivo
 2023 hanno visto una decurtazione di 700 mila euro.  
 
Ricordiamo infatti che nonostante il 
fenomeno si sia mitigato ultimamente, tantissime persone stanno ancora 
affrontando le difficoltà legate all’inflazione, con la conseguente 
notevole perdita di potere di acquisto per salari, stipendi
 e pensioni, e il boom dei prezzi di energia elettrica e gas, che 
nonostante una diminuzione negli ultimi mesi, sono ancora lontani dai 
valori del 2021. Queste problematiche si sono tradotte negli scorsi anni
 anche in una seria emergenza abitativa, che ha visto
 molte famiglie in difficoltà nel coprire i costi dell’affitto e/o delle
 utenze della propria casa.
 
 
Sebbene il Comune di Lucca abbia previsto 
una variazione di bilancio per luglio, che riporterebbe 258 mila euro di
 fondi ai contributi sociali, di cui 150 mila destinati ai contributi 
per l’affitto, riteniamo che la situazione attuale
 permetta di fare ancora di più per le fasce di popolazione più deboli. 
Proseguendo sull’ipotetica linea di questa variazione, infatti, metà 
della somma recuperata dal Comune con la riduzione della liquidità di 
Farmacie Comunali Spa sarebbe sufficiente a riportare
 questi sostegni almeno ai livelli del 2022. Obbiettivo da ritenersi 
fattibile, a maggior ragione visto quanto riportato dalla stampa, 
secondo cui la stessa procedura dovrebbe presto essere effettuata anche 
con le altre partecipate del Comune. 
 
 
I contributi sociali alle fasce più deboli 
della popolazione, passati in secondo piano rispetto agli investimenti 
per la promozione di cultura e turismo, da utilizzare come volani per 
l’economia locale, rappresentano infatti un elemento
 di grande importanza per una democrazia che, in quanto tale, non voglia
 lasciare nessuno indietro. Ne sono un altro esempio i fondi destinati 
alla presa in carico delle persone non autosufficienti, molti dei quali 
sono ancora bloccati all’interno di liste
 d’attesa dal lento scorrimento. E con la positiva novità dei nuovi 
fondi in mano al Comune di Lucca, oltretutto, il rifinanziamento dei 
contributi sociali non dovrebbe entrare in conflitto con i progetti che 
l’Amministrazione reputa prioritari. 
 
 
La Cgil Lucca chiede quindi che almeno parte
 di questa entrata venga destinata al rifinanziamento dei contributi 
sociali, che subirebbero altrimenti una drastica riduzione nel corso di 
questo anno. 
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