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  • 23/06/2025 18:35

Giù le armi, su i salari! Per la pace, l'ambiente e il lavoro!

In Toscana c’è l’alternativa indipendente da ogni campo largo e dalla destra.
Giù le armi, su i salari! Per la pace, l'ambiente e il lavoro!


Negli ultimi mesi stiamo assistendo a uno spettacolo imbarazzante, tutto interno alla classe politica dirigente, che ignora volutamente, essendone la causa, i problemi delle classi popolari e le reali criticità del territorio toscano. Battaglie per l’egemonia del campo largo, incertezze, in attesa di decisioni calate dall’alto delle segreterie nazionali, mentre la quotidianità impone l’urgenza di un cambiamento autentico e radicale di direzione.

I dati sono spaventosi: negli ultimi 2 anni, secondo l’INAIL, più di 115 persone sono morte sul lavoro, mentre quasi 100.000 sono rimaste ferite; aumenta il rischio di povertà e lo smantellamento della sanità pubblica e territoriale costringe più di 200.000 persone a rinunciare alle cure. Le liste di attesa per la casa popolare si allungano, mentre il patrimonio pubblico viene svenduto ai privati o lasciato in stato di abbandono.
Accanto all’emergenza sociale, anche quella ambientale è ignorata e sfruttata per arricchire le tasche di pochi imprenditori senza scrupoli: l’avvelenamento del KEU, le grandi opere come la TAV – ma non solo –, la tendenza alla finanziarizzazione dei servizi con l’avvento della multiutility, lo sventramento delle montagne Apuane, la mancanza di manutenzione del territorio che ad ogni alluvione porta via vite e futuro, ci parlano di una classe politica e dirigente che ha a cuore solo e soltanto gli interessi di pochi.
Nel frattempo, mentre le classi popolari stentano a vedere soddisfatti i diritti sociali di base, la Toscana si configura come regione totalmente asservita alla militarizzazione e sempre più snodo produttivo e logistico militare. Da parte di Giani e di tutte le forze presenti nel consiglio regionale è trasversale il sostegno politico alla NATO e al bellicismo imperialista di USA e UE. Questo sul territorio si traduce nel nulla osta al potenziamento della base Camp Darby con l'utilizzo delle vicine infrastrutture civili per il transito di armi dirette in Israele, in Ucraina e negli altri teatri di guerra. Così come si palesa nell'avallo dell'ampliamento, dal costo di centinaia di milioni di euro, delle basi militari esistenti come per l'aeroporto militare di Pisa, e nella costruzione di nuove basi e comandi NATO, fuori e dentro il parco di San Rossore e nel quartiere di Rovezzano a Firenze.
Fortunatamente c’è un’alternativa a questo agghiacciante gioco di poltrone nel centro-sinistra e alle politiche securitarie, razziste, repressive e nemiche dei lavoratori e delle lavoratrici della destra nazionale.
Questa alternativa esiste già nelle forze politiche e sociali che ogni giorno resistono sui territori. Esiste in chi lotta contro le grandi opere e contro l’inquinamento del Keu, emblema della connivenza tra politica e interessi economici a danno di tutti; in chi lotta per i servizi pubblici, laici e gratuiti, per il diritto alla casa, per un’istruzione dignitosa, per una sanità territoriale, pubblica ed efficiente; in chi difende i beni comuni dalla privatizzazione e per l’eguaglianza sociale. Esiste negli studenti, nel personale docente, nei ricercatori in lotta contro la militarizzazione delle scuole, e per la liberazione di università e enti di ricerca dai rapporti con Israele e l'industria bellica. Esiste nei lavoratori e nelle lavoratrici che ogni giorno difendono i propri diritti e prendono posizione nel mondo, come i lavoratori aeroportuali di Pisa e i portuali di Livorno che hanno scelto di boicottare la guerra e si sono rifiutati di imbarcare le armi per l’Ucraina e Israele, costruendo l’embargo dal basso contro chi ci vuole complici del genocidio in Palestina e della guerra mondiale a pezzi. 

Sulla base di queste considerazioni e consapevoli dell’importanza di un’alternativa indipendente, Potere al Popolo e Partito Comunista Italiano hanno iniziato un percorso verso le elezioni regionali Toscana 2025. Uno spazio con un posizionamento chiaro, fuori da ogni campo largo in cui si muovono tutte le forze responsabili di questa situazione, sia livello regionale come nazionale, dal PD ai 5Stelle, da AVS a Italia Viva, lontano da giochi di potere e di poltrone, e dalle connivenze tra politica e interessi dell’imprenditoria senza scrupoli. Uno spazio aperto a cui invitiamo le soggettività individuali e organizzate per costruire una prospettiva indipendente e autonoma dalla destra e da ogni campo largo per una Toscana solidale e di pace, che metta al centro la giustizia sociale e ambientale. 

La costruzione di un progetto di società alternativa al capitalismo parte da questi presupposti, il PCI e PAP ritengono fondamentale dare vita a momenti di analisi e concrete proposte affinché la sinistra di classe possa essere un perno centrale per il cambiamento che vada oltre la scadenza elettorale per il rinnovo del consiglio regionale. Inoltre con convinzione e determinazione intendiamo lottare per cambiare la iniqua legge elettorale regionale che tende a favorire i soliti partiti ed escludere le reali forze di cambiamento. Per una politica che rimetta al centro della propria agenda gli interessi di chi in Toscana crea la ricchezza reale ma che sta pagando crisi ed economia di guerra generate da un sistema di potere a cui dare una spallata definitiva. .
Noi ci siamo e ci saremo, insieme a tutti coloro che vorranno contribuire a questo percorso.


Potere al Popolo Toscana

Partito Comunista Italiano

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