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Mario “Son Sodo” – Il volto popolare di Lucca
Mario Barsotti, meglio conosciuto come Mario “Son Sodo”, è uno dei personaggi più amati e riconoscibili della città di Lucca. La sua figura è diventata parte integrante del paesaggio urbano: un uomo semplice, armato di sorriso e piccola radiolina, che percorre le strade del centro storico regalando musica, battute e saluti a chiunque incontri.
Origine del soprannome
Il nomignolo “Son Sodo” nasce da una frase che Mario rivolge spesso ai passanti: “Son sodo?”. Il significato preciso è avvolto nel mistero, ma è diventato il suo marchio di fabbrica, una sorta di saluto che i lucchesi hanno imparato a riconoscere e a restituire con affetto.
Un simbolo del folklore lucchese
Mario è l’erede moderno di una tradizione di figure popolari che hanno colorato la vita di Lucca: Quartuccio, il vetturino chiacchierone; Soldino, famoso per il suo “hai un soldino?”; Ruffo, il parcheggiatore del centro; La Frusa e altri ancora. Personaggi genuini, spontanei, che non cercavano fama ma facevano parte dell’anima quotidiana della città.
La brutta vicenda dell’estorsione
Nel 2013 la sua vita è stata segnata da un episodio drammatico: due persone, approfittando della sua ingenuità e generosità, lo costrinsero a chiedere l’elemosina per poi sottrargli gran parte dei soldi raccolti.
Quando la storia divenne di dominio pubblico, Lucca reagì con una grande mobilitazione: amici, commercianti e semplici cittadini si unirono per aiutarlo, raccogliendo fondi, offrendogli assistenza legale e aprendo persino un conto corrente a suo nome.
Il caso arrivò in tribunale: i responsabili furono condannati a 5 anni di carcere per circonvenzione d’incapace e a un risarcimento di 100.000 euro. La vicenda fu seguita anche dalla trasmissione televisiva Le Iene, che lo rese noto a livello nazionale.
Ritorno alla normalità e nuove attenzioni
Dopo la vicenda giudiziaria, Mario è tornato alla sua vita di sempre: giri in centro, musica, canti e incontri con i passanti. Le Iene lo hanno intervistato nuovamente negli anni successivi, mostrandolo in momenti di svago e serenità, anche durante il periodo della pandemia.
L’omaggio dell’arte
Nel 2024 il pittore lucchese Dario Barsotti, in arte Lustro, gli ha dedicato una mostra intitolata “Il più Grande”, allestita nella chiesa di San Benedetto in Gottella. Attraverso quadri e opere grafiche, l’artista ha voluto celebrare la popolarità e l’impatto affettivo che Mario ha sulla comunità.
Un’eredità di umanità
Oggi Mario “Son Sodo” continua a essere una figura familiare e amata: il suo passaggio per le strade di Lucca è un piccolo evento quotidiano, capace di strappare un sorriso anche nei giorni più grigi. Per molti, è un simbolo vivente della città: non un monumento di pietra, ma un monumento di spontaneità, calore e umanità.
E stato e lo e un grande ragazzo e un caro ragazzo auguri e buon proseguimento
Maurizio - 17/08/2025 06:44
Il termine son sodo è un modo di dire lucchese che significa sono forte!
Alessandro Pavan - 16/08/2025 16:34
Come sarébb' a di' che "....Il significato preciso (dell'espressione son sodo NDR) è avvolto nel mistero..."????? Ma davero 'un sai che vol dì "son sodo"????? Mah!
anonimo - 16/08/2025 01:35Da degrado delle Ex Offici ...
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