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  • 24/08/2025 22:16

Casina Rossa e Green Ship: i templi della notte lucchese ormai in silenzio

A Lucca, prima ancora che la Versilia diventasse il richiamo per la movida toscana, bastava arrivare a Sant’Anna per trovare due luoghi entrati nel mito: la Casina Rossa e il Green Ship. Due locali diversi nello stile, ma uguali nell’anima: far ballare generazioni di lucchesi, diventando simboli della vita notturna cittadina tra anni ’70 e ’90. La Casina Rossa, il salotto danzante La Casina Rossa, con i suoi lampadari, i parquet lucidi e l’atmosfera elegante, nacque come punto di incontro per la città negli anni ’70. Era il salotto danzante di Lucca, dove il sabato sera si respirava un’aria da festa grande e la domenica pomeriggio diventava il rito collettivo di ragazzi e ragazze che arrivavano da tutta la provincia. Qui si ballava di tutto: dal funky alla disco, fino alle hit italiane. Ma soprattutto ci si conosceva, ci si innamorava, si facevano quelle esperienze che segnavano la giovinezza. Per molti, la Casina Rossa è rimasta la prima vera discoteca della loro vita, con ricordi che ancora oggi scaldano il cuore. Green Ship, la nave verde della modernità Qualche anno dopo, sempre a Sant’Anna, spuntò la Green Ship. Già dal nome e dalla struttura che ricordava una grande nave verde, si capiva che qui il linguaggio era diverso. Negli anni ’80 e ’90 diventò il regno della house, della dance e dei primi suoni elettronici, con impianti luci e audio che nulla avevano da invidiare ai club più famosi della costa. La Green Ship attirava un pubblico più giovane e modaiolo, sempre aggiornato sulle tendenze. Era un locale che sapeva osare e innovare, trasformando Sant’Anna in un punto nevralgico della nightlife toscana. Per tanti dj lucchesi e non solo, fu una palestra: una consolle che lanciò carriere e passioni. I dj che hanno fatto la storia Dietro la magia di quelle piste c’erano i dj, veri padroni della notte. Alla Casina Rossa, figure storiche capaci di mixare il funky con i classici italiani, regalando ai pomeriggi e alle serate un’atmosfera inconfondibile. Al Green Ship, giovani dj che portarono a Lucca la ventata elettronica degli anni ’80 e ’90: house, techno e dance che fecero saltare migliaia di ragazzi. Nomi come Moreno de Rosas, Marco Bresciani, David Togni, Fabrizio Franchi, e tanti altri che hanno animato quegli anni, restano impressi nella memoria collettiva. Oggi, il silenzio Oggi, purtroppo, di quelle notti resta solo il ricordo. Casina Rossa e Green Ship sono chiuse, in disuso, strutture silenziose che non rispecchiano più il loro passato luminoso. Ma basta passarci davanti per sentir riaffiorare una cassa in quattro, un lento della domenica, una risata tra amici. Per chi le ha vissute, non erano semplici discoteche: erano luoghi di vita, di crescita e di emozioni. E anche se le loro luci si sono spente, continueranno a brillare nei ricordi di chi, almeno una volta, ha ballato sotto quelle insegne.

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