La prima edizione del Folk Studio Festival 2025 cala il sipario con un bilancio più che positivo
								
                                                                     
                                    
                                                                     La prima edizione del Folk Studio Festival, ovvero l’esperienza 
musicale trasformativa che, per un mese circa si è tenuta al Teatro Arté
 di Capannori, in cui musica d’autore e incontri culturali si fondevano 
in un evento indimenticabile, ha calato il sipario con un indiscusso 
successo. Ha parlare non sono solo gli organizzatori Roberto Franchi l’ideatore e Simone Martini
 il direttore artistico, ma i numeri ottenuti che hanno superato ogni 
aspettativa, in questo progetto che è nato dalla collaborazione tra 
Comune di Capannori e Associazione Per Lammari Aps, con l’obiettivo di 
dare voce a chi è rimasto fuori dal rumore del consumo musicale, ma non 
dalla passione per la musica vera. 
  
      
  
    Vediamoli questi numeri partendo dai ben oltre 600 gli spettatori 
complessivi in sala, 15.000 persone raggiunte tra social e stampa e più 
di 800 contatti diretti raccolti. A questi si aggiungono i cinque 
appuntamenti realizzati nelle date del: 4, 11 in doppia iniziativa, 17 e
 18 ottobre. Il Folk Studio Festival 2025 si è aperto subito con il 
botto con un entusiasmante concentro del cantautore italiano Francesco Baccini in duo con Michele Cusato
 che hanno regalato al folto pubblico intervenuto un concerto intenso, 
ironico e pieno di vita. Sulla scia del successo di apertura si è 
registrato sold out per le due serate dell’11 e 18 ottobre in cui sei 
cantanti e cantautori lucchesi sono saliti sul palco capannorese: Igor Santini, Ele Matteucci, Melissa Stoned (band), Marco Da Torre, Stefano Cascio, Effenberg
 voci autentiche del Folk Studio Live dove ogni serata è stata un 
tassello di un progetto corale che ha rimesso la musica , quella vera, 
al centro. Sempre l’11 ottobre, ma nel pomeriggio si era tenuto un 
appuntamento speciale: Ascolto Collettivo – Vinili & Storie, 
condotto da Giovanni Nocera e Marinella Laura,
 che ha trasformato il Teatro Arté in un piccolo salotto di emozioni 
condivise. Un momento che ha colto nel segno, o meglio nel cuore, di chi
 crede che la musica sia, prima di tutto, condivisione. Ed infine il 
giorno 17 ottobre ancora sold out per la proiezione del docufilm 
‘Francesco De Gregori. Nevergreen” di Stefano Pistolini. Ad introdurre 
la serata sono stati Guido Guglielminetti, storico bassista e direttore musicale di De Gregori e Roberto Franchi,
 ideatore del festival e cantautore. L’incontro si è trasformato in un 
intenso momento di dialogo con il pubblico, rimasto seduto fino 
all’ultimo per ascoltare aneddoti, riflessioni e retroscena di una 
carriera che ha segnato la storia della musica italiana. 
  
      
  
    “Il teatro Artè vuole essere uno spazio di incontro e libertà per i 
cittadini – afferma l’assessora alla cultura del Comune di Capannori Claudia Berti
 - siamo soddisfatti per l’andamento di questa prima edizione del 
Festival che ha visto grande partecipazione e che ha fatto diventare 
Artè luogo di partecipazione, di ascolto a e di cultura condivisa.” 
  
      
  
 
   
   
   
   
   
  
    “Il Folk Studio Festival esprime il bisogno dei nostri territori di 
ritrovare dimensioni e proposte più a misura di persona, fatte di musica
 d’autore, di artisti veri e non di star - aggiungono Simone Martini e Roberto Franchi
 - gli eventi di qualità e il contatto autentico, vivo e sincero con il 
pubblico sono stati la chiave del successo di questo festival. Festival 
che prosegue il suo percorso con nuove idee e la volontà di fare di 
Capannori una casa stabile per la musica d’autore, confermando che la 
cultura condivisa è, prima di tutto, un atto di comunità. Pertanto 
questo numero uno non è un punto d’arrivo. È l’inizio di qualcosa che 
continuerà a farsi sentire. Il Folk Studio Festival prosegue e ci si 
prepara a scrivere nuove pagine”.