Dementi al lavoro
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A 12 ore dal voto che potrebbe cambiare il volto dell'Italia, si iniziano a fare i conti sulle percentuali. Secondo YouTrend, una delle società statistiche maggiormente attive nel nostro Paese, la soglia che potrebbe matematicamente garantire la maggioranza autosufficiente in parlamento è del 38%. Alla chiusura delle urne, secondo YouTrend, bisognerà fare molta attenzione a questo dato, perché nel caso in cui il centrodestra riuscisse a ottenere una percentuale "significativamente più alta", come pare sarà almeno stando agli ultimi sondaggi noti, sarà pressoché impossibile che non abbia la maggioranza in Parlamento.
Ovviamente, sarebbe un errore considerare già chiusa la partita, anche perché entrano in campo diversi fattori che vanno a influenzare il risultato finale. I numeri e le percentuali del Senato, per esempio, non sono così scontate. Nella "Camera alta" del Parlamento, infatti, i posti disponibili sono molti meno e a questi si devono togliere anche quelli dei senatori a vita, che restringono ulteriormente la forbice di manovra. Questo rende complicato il raggiungimento di una "maggioranza solida". Ma al di là delle dinamiche interne, sono quelle esterne a dover essere controllate con attenzione alla chiusura delle urne, perché ci saranno alcuni collegi che saranno maggiormente influenti rispetto ad altri, soprattutto nell'ottica delle assegnazioni in Senato.
Infatti, nelle roccaforti rosse dell'Emilia e della Toscana, come spiega YouTrend, nel caso in cui la coalizione di sinistra dovesse conseguire almeno 5 collegi sui 9 disponibili, allora ci sarebbe la "tenuta del muro rosso", altrimenti la partita potrebbe dichiararsi chiusa in favore del centrodestra e per la sinistra sarebbe una Caporetto. Ma YouTrend aggiunge che, affinché si possa continuare a tenere aperta la partita, la sinistra dovrebbe vincere nella gran parte delle grandi città quali Milano, Roma, Torino, Firenze e Bologna, per esempio. Ma in questo gioco di bilanciamenti gioca un ruolo importante anche il M5s, che soprattutto al sud ha la sua cassaforte di voti.
Ma si tratta per il momento di mere supposizioni basate su dati ormai obsoleti. Alla chiusura dei sondaggi, il centrodestra era avanti con una forbice compresa tra il 20 e il 30 percento. Considerando che in molti decideranno alla fine chi votare, questo dato non può essere dato per certo. Tuttavia, anche YouTrend considera improbabile una "non vittoria" del centrodestra a questo turno elettorale.
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