Versiliana Confidential: antifascisti immaginari, reali vanità e molto più “versilia” che “resistenza”
Versiliana Confidential: antifascisti immaginari, reali vanità e molto più “versilia” che “resistenza”
Marina di Pietrasanta, 13 agosto 2025 – Il Caffè della Versiliana ha messo in pausa le serate di poesia al chiaro di luna per ospitare un duello di parole: Antonio Padellaro presenta Antifascisti Immaginari, con Alessandro Sallusti al fianco. Sembrava un incontro letterario, ma l’aria era quella di un party esclusivo, con ospiti selezionati a metà tra salotto radical chic e sfilata fuori stagione.
Outfit e prime impressioni
Padellaro in giacca sabbia e sorriso da “gentiluomo della carta stampata”, Sallusti in blu notte con cravatta quasi storta, come per dire “ho cose più importanti da fare, ma eccomi qui a stuzzicare l’amico-nemico”.
In platea, signore con caftani etnici e occhiali XXL, uomini in lino bianco o blazer leggero, e almeno tre ventagli decorati che sventolavano più per farsi notare che per rinfrescarsi.
Il pubblico: tra curiosi e professionisti della presenza
La coppia radical chic: scattava selfie studiati in controluce con la didascalia “cultura vera”, ignorando metà del dibattito.
Il pensionato militante: pronto a correggere qualsiasi data, come un fact-checker vivente.
La signora spaesata: pensava fosse un evento di cucina, se n’è andata appena ha sentito parlare di “anni di piombo”.
Il giovane influencer: storie su Instagram in tempo reale, con l’hashtag #IoCero prima ancora che iniziassero a parlare.
Sul palco: fioretto e schermaglie
Padellaro racconta dell’antifascismo proclamato, di quello recitato e di quello vero, mentre Sallusti infila domande gentili come carezze… ma con artigli appena limati. Il pubblico ride nei punti giusti, applaude nei punti previsti e annuisce sempre, anche quando non è sicuro di aver capito.
Conversazioni captate tra le file
“Travaglio avrà scritto la prefazione in giacca o in pigiama?”
“Questo libro sta bene sul tavolino del salotto, accanto alla candela profumata.”
“Sallusti sembra più simpatico in foto… o forse è la luce.”
Il gran finale
Gli applausi scrosciano, gli autografi diventano selfie e i libri passano di mano come clutch da sera. Qualcuno sussurra: “Bel pomeriggio… ma se gli antifascisti sono immaginari, noi che siamo venuti cosa siamo?”
Il sole cala dietro i pini, il pubblico si disperde verso aperitivi e lungomare, e la Versiliana resta lì, a metà tra palcoscenico culturale e passerella balneare.