Le atroci sofferenze di MARIO
Il povero sindaco, sommers ...

Egemonia culturale
Iacopo di Bugno, presidente de "L'Augusta"(il festival di CasaPound - fiore all'occhiello delle politiche culturali della Giunta di estrema destra, che gli dona ogni anno soldi pubblici, spazi gratuiti e il patrocinio), scrive questo post : "Paolo Berizzi: "i paletti di Zerocalcare sono anche i miei". Al netto che ognuno dovrebbe farsi i paletti suoi, spero che almeno li laviate prima di passarveli".
In poche righe ha riassunto la sua idea (e dei "fascisti del terzo millennio locali) di egemonia culturale.
Roba per palati fini.
#luccacapitaledellacultura
Paolo Berizzi, giornalista di "Repubblica", è autore di numerosi libri e inchieste sui gruppi neofascisti, e per questo ha ricevuto minacce e intimidazioni. Vive sotto scorta.
Recentemente ha pubblicato "il libro segreto di CasaPound".
Il riferimento contenuto nel post dell'ex socio in affari del Sindaco, è alla decisione del fumettista Zerocalcare di disertare la fiera "Più libri, più liberi", per la presenza di una casa editrice, Passaggio al bosco, che pubblica testi fascisti e nazisti.
Dal buco della serratura cercando di offendere chi non accetta le bugie di certi fascistelli che anche su Lucca in Diretta criticano solo e sempre la sinistra o la democrazia usando questo ultima per andare al potere allora La democrazia la usano... Ahsh
. Ma cambiando la loro sigla perché di vergognano di essere accostati a casapound in quanto sono loro con un nome diverso
..
E allora attaccano chi li smaschera con offese personali senza confutare i fatti...
Nooo…non guarda la vita dal buco della serratura. Osserva solo i fascisti lucchesi come lei (la si riconosce anche da anonimo, carissimo), e ce li racconta. Così quando ne vediamo uno lo riconosciamo al volo.
anonimo - 08/12/2025 12:39
qui si puo' leggere e giudicare se ci sono osservazioni giuste, magari per alcuni di destra non piacevoli ma la democrazia e' opinioni :
link
https://www.facebook.com/profile.php?id=100091905043396
l centrosinistra: “A Lucca CasaPound si infiltra nelle istituzioni sempre di più. Tolta la parola a chi lo dice”
29 ottobre 2024 | 17:46
Il centrosinistra: “A Lucca CasaPound si infiltra nelle istituzioni sempre di più. Tolta la parola a chi lo dice”
Tuona l’opposizione: “Olivati è stato interrotto più volte e il presidente del consiglio comunale Enrico Torrini, pieno di imbarazzo, gli ha impedito di proseguire”
“Il sindaco avrà il coraggio di confrontarsi con i fatti, che lo inchiodano nel ruolo di volto ridanciano che ha sdoganato l’estrema destra a Lucca? Mario Pardini non vuole in nessun modo che questo lato oscuro della sua giunta venga fuori, incrinando la facciata fatta di lucine e feste, con una CasaPound che si rafforza sempre più nella nostra città, in modo inquietante”. I gruppi consiliari di centrosinistra Partito Democratico, Lucca Futura, Sinistra Con – Sinistra Civica Ecologista, Lucca è un Grande Noi, Lucca Civica-Volt-Lucca è Popolare, LibDem non ci fanno leggeri con l’amministrazione lucchese.
“A Lucca – dicono – CasaPound è viva e vegeta, e si infiltra nelle istituzioni sempre di più. La maggioranza ha una grande paura che emerga questo fatto increscioso, nascosto in modo maldestro dalla lista di facciata Difendere Lucca, proprio nel momento in cui voci insistenti danno Fabio Barsanti in procinto di diventare vicesindaco.
Nella seduta di lunedì 28 ottobre questo imbarazzo è emerso con il consigliere Gabriele Olivati che ha invitato, tramite una raccomandazione al sindaco, a leggere il testo ‘Difendere Lucca da CasaPound’, libro inchiesta di Massimiliano Piagentini, che il consigliere ha regalato al sindaco in corso di seduta. Non c’è stato modo di parlare, Olivati è stato interrotto più volte e il presidente del Consiglio Comunale Enrico Torrini, pieno di imbarazzo, gli ha tolto la parola senza appello. Nel mentre, il capo di gabinetto Beniamino Placido, da fuori l’emiciclo, invitava gesticolando i consiglieri di maggioranza a uscire dall’aula.
Il libro, nelle parole dello stesso autore, nasce per raccogliere ‘interviste, foto ed altro materiale riguardante i neofascisti locali che – casualmente – stavano scomparendo dalla rete. Con la vittoria dell’estrema destra alle comunali del giugno 2022, alla finalità originaria si è aggiunta l’esigenza di raccontare-denunciare gli atti e i comportamenti della nuova giunta e dell’assessore dichiaratamente fascista che ne fa parte, dai più preoccupanti ai più imbarazzanti’. Sta creando così scalpore che è stato oggetto di un evento nella sede di CasaPound in via dei Borghi il 26 ottobre, in un locale chiamato l’Artiglio. Lo stesso nome che aveva il settimanale del Partito Fascista Repubblicano di lucchesia, che alla fine del luglio 1944 cambiò nome in Brigata Nera Mussolini”.
Rete dei Patrioti alla processione, si alza la polemica: “Hanno sfilato con simboli che richiamano movimenti guerrafondai”
15 settembre 2024
Rete dei Patrioti alla processione, si alza la polemica: “Hanno sfilato con simboli che richiamano movimenti guerrafondai”
Il consigliere Bianucci: “Se confermata, sarebbe una ferita profonda per la nostra città”
I militanti della Rete dei Patrioti alla processione della Santa Croce, si alza la polemica in città.
“Ci aspettavamo una reazione più decisa”: la Rete dei Patrioti in Processione ma contro il Pride
Sul tema è intervenuto, tramite un post sulla propria pagina Fb, il consigliere di opposizione (Sinistra Con) Daniele Bianucci: “Da venerdì gira la notizia che la Rete dei Patrioti, partito dell’estrema destra alleata alle ultime elezioni con l’attuale amministrazione comunale, abbia sfilato alla processione Santa Croce con simboli che richiamano movimenti neonazisti e guerrafondai. La notizia, e queste relative foto, sono comparse pure sulla stampa cittadina. Ci auguriamo che tutto ciò sia solo una delle solite fake news a cui questi soggetti ci hanno ormai abituato, e ci preoccupa che in tal senso non sia ancora arrivata alcuna smentita ufficiale: perché sarebbe una ferita profonda che il Comune avesse permesso in silenzio, all’estrema destra, di politicizzare la nostra manifestazione cittadina più antica, stravolgendone completamente lo storico significato di pace e accoglienza”.
Anche Massimiliano Piagentini, attivista Lgbtqia+, pasa all’attacco: “Lo avevano annunciato (leggi qui) e alla fine, venerdì scorso, hanno effettivamente preso parte alla processione di Santa Croce, massima ricorrenza religiosa di Lucca. Stiamo parlando del gruppo neofascista La Rete dei Patrioti, movimento nazionale composto da ex di Forza Nuova che nelle settimane scorse si è fatto notare per gli insulti e le minacce ai partecipanti al Toscana Pride, tenutosi in città il 7 settembre. Pare proprio che la Curia abbia accolto a braccia aperte lo spezzone nero (con i militanti che sventolavano la bandiera del Cristo salvatore, effige utilizzata dai soldati russi durante i combattimenti in Ucraina): per prendere parte al corteo, infatti, è necessario fare richiesta al Comitato organizzatore della Luminara, che vaglia le richieste e concede il nulla osta. Non si è quindi di una svista: a un gruppo neofascista è stato concesso di sfilare alla celebrazione del Volto Santo”.
“Tra coloro che facevano parte dello spezzone nero – prosegue -, una faccia nota in città: l’ex candidato a sindaco di Forza Nuova nel 2002, Emiliano Mari. Nel settembre nel 2018, durante l’inaugurazione della sede in via Orzali con il leader nazionale Roberto Fiore (uno di coloro che assaltarono la sede della Cgil a Roma), Mari prese la parola per ‘dedicare simbolicamente’ quel presidio a Idreno Utimpergher, comandante della famigerata brigata nera Benito Mussolini. Forza Nuova aveva già partecipato alla processione nel 2006, con uno stendardo antiabortista. All’epoca il comitato organizzatore parlò di ‘blitz imprevedibile’. Oggi quella giustificazione non può essere usata. Il fatto non ci stupisce più di tanto, visto che nel 2020 il vescovo Giulietti aveva patrocinato un convegno del Family day (gruppo di integralisti di estrema destra) contro il Ddl Zan, mettendo a disposizione i locali dell’arcivescovado e intervenendo al dibattito”
L’attivista di sinistra: “Davvero è il caso di patrocinare le crociate integraliste di questa associazione?”
“Il Comune di Fabbriche di Vergemoli, guidato dal sindaco di Fratelli d’Italia Michele Giannini, ha concesso il patrocinio e l’uso di locali pubblici ad un’iniziativa (la presentazione di un libro), dell’associazione antiabortista di estrema destra Pro Vita, gruppo dedito ad impedire alle donne di scegliere liberamente sul proprio corpo”. A stigmatizzare l’evento è l’attivista Massimiliano Piagentini.
“Nel 2021, Pro Vita fece affiggere a Lucca dei manifesti contro il diritto all’aborto e contro le donne. Il testo, che assimilava un embrione ad un bambino, era il seguente: Il corpo di mio figlio non è il mio corpo, sopprimerlo non è la mia scelta. Stop aborto. Il presidente dell’associazione spiegò: “Vogliamo far riflettere e far capire alle persone che abortire è sempre la soppressione di una persona umana. Troppe vite vengono eliminate, anche a causa di uno stupro. Ma anche in una situazione così atroce si può concepire una seconda orribile violenza come l’eliminazione di un essere innocente?”. Inoltre nel dicembre 2024, il quotidiano Domani ha pubblicato una dettagliata inchiesta a puntate sul gruppo in questione, dalla quale emergeva che “Toni Brandi, presidente di Pro Vita, ha comprato quattro immobili dal capo del movimento neofascista Forza Nuova, Roberto Fiore (condannato per banda armata), per poi donarli all’associazione. Costo dell’operazione 160mila euro, pagati in parte da misteriosi depositi esteri”. Simone Alliva, autore dell’inchiesta sottolineava: “Interessa sapere quale è il grado di trasparenza di Pro-Vita perché il coinvolgimento con il governo in carica è totale”. Alla luce di tutto questo, domandiamo al sindaco di Fabbriche di Vergemoli: davvero è il caso di patrocinare le crociate integraliste di questa associazione?”
“Davvero – conclude Piagentini – un’istituzione pubblica può sostenere e fare da megafono a chi chiede di andare contro la legge 194/78, che riconosce come diritto l’interruzione volontaria della gravidanza?”
Potere al Popolo Lucca solidale con Massimiliano Piagentini, attaccato dalla destra cittadina sulla vicenda dell’intitolazione del parco a Norma Cossetto (e non solo).
Il lavoro di reportage e di approfondimento documentale sulla storia e sullo stato del fascismo a Lucca è patrimonio collettivo.
Massimiliano Piagentini, autore del libro "Difendere Lucca da CasaPound. Dalla curva dello stadio al Comune. Neofascisti in città ieri e oggi", è stato in questi giorni duramente attaccato per aver ricostruito la vicenda storica di Norma Cossetto a cui l’amministrazione intende intitolare un parco.
Gli attacchi sono arrivati un po’ da tutte le parti: dalle solite testate giornalistiche di stampo fascista, ma anche dal Comitato 10 febbraio a cui Piagentini ha risposto mostrando come dietro a “comitati” che si dicono apolitici, in realtà ci siano personalità afferenti a CasaPound (Righini, ex portavoce di CasaPound Massarosa) e Giannelli (coordinatore dell’Unione degli Istriani, con un passato in Forza Italia, poi Fratelli d’Italia e dall’anno scorso nella Lega).
Come Potere al Popolo Lucca consideriamo il libro di Piagentini di fondamentale importanza perché non solo denuncia, ma permette di fare luce sulla scorta mediatica avuta dai fascisti a Lucca negli ultimi vent’anni e di ricomporre le responsabilità politiche della diffusione e dello sdoganamento, anche culturale, dell’ideologia fascista.
Uno sdoganamento che riguarda anche la figura di Norma Cossetto: come ha fatto notare negli ultimi giorni Piagentini, già nel 2021, sotto l’amministrazione Tambellini, il consiglio comunale approvò all’unanimità l’intitolazione di una via o di una piazza a Norma Cossetto, per cui la maggioranza può molto facilmente inchiodare Bianucci alle responsabilità passate, chiedendogli di definire da che parte sta.
Vogliamo dimostrare la nostra solidarietà e ringraziare Piagentini per il suo lavoro, che consegna alla memoria cittadina la stagione recente dello squadrismo a Lucca, al fine di poter elaborare strategie efficaci per il futuro.
ma cio' che dice corrisponde al vero magari...bisognerebbe entrare nel contenuto e verificare se cio' che dice e' vero ; mi pare che sia molto affidabile comunque
certo - 08/12/2025 12:17
Massimiliano Piagentini, l'uomo che guarda la vita dal buco della serratura
anonimo - 08/12/2025 11:20
Dagli Appennini alle Ande : intervista a Mario Pardini e Iacopo Di Bugno
https://reportergourmet.com/it/wine-reporter/55-dagli-appennini-alle-ande-una-storia-di-vino-e-di-vita-partita-dieci-anni-fa-da-lucca
L’accostamento che gli è venuto in mente fa riflettere. Più a destra si va, più l’omosessualità latente si fa aggressiva. Leggi “paletto” e concepisci un post del genere. Il tuo primo pensiero è di natura sessuale. Io due domande me le farei. Che sia banalmente l’ennesimo di caso di omosessuale inconsapevole (o mascherato) e conseguentemente frustrato e incattivito?
anonimo - 07/12/2025 12:49
Neanche Di Bugno ha il coraggio di andare a vedere chi si nasconde dietro la Good City che si è presa un pezzo di Manifattura e l'ex Palazzo Bertolli. Difendere Lucca dai buttadentro è un conto, dai pezzi grossi un altro. Immagino accada perché ognuno deve farsi i paletti suoi. Ce ne ricorderemo quando i Di Bugno si lamenteranno di eventi che non gradiscono.
Frank - 06/12/2025 21:18
Alla fiera del libro ci sono fior di putiniani, che di fatto sono più fascisti dei fascisti. I putiniani vi piacciono a tutti.
anonimo - 06/12/2025 00:33
Quante figure di merda da parte di questa giunta e dei suoi stretti amichetti.
Non pensavo fino a questi livelli! O forse dì.
Il povero sindaco, sommers ...
Il Sindaco di Lucca Soffre ...
Questa è la mia bandiera. ...
Matteo Salvini acquista un ...
Dall’assemblea pubblica ...
DEPOSITATO AL TAR IL RICOR ...
Nelle periferie di Roma co ...
I fan lucchesi dell'editor ...
Gruppo consiliare PD Lucca ...
Ha perso 3 anni fa ed è r ...
Egemonia culturale Iaco ...
Come associazione Sinistr ...
Rifondazione Comunista e ...
Lucca - «Desidero espri ...
SAVE THE DATE! ORGANIZZ ...
“È il momento di apri ...
I saluti del picchiatore f ...
Potevano scegliere una cas ...
Ilaria Giurlani, referen ...