Abbiamo chiesto di poter effettuare un sopralluogo all’ospedale San Luca di Lucca”
								
                                                                    
                                    
                                                                “Vorremmo incontrare il direttore dell’ospedale e il 
direttore del pronto soccorso per rendermi conto della dotazione 
dell’organico e dei tempi di attesa per l’erogazione delle prestazioni”
 
   
 
  
    Lucca 13/12/2022 – “Abbiamo chiesto ufficialmente all’Asl 
Nord Ovest di poter effettuare un sopralluogo all’ospedale San Luca di 
Lucca. Vorremmo incontrare il direttore dell’ospedale e il direttore del
 Pronto soccorso per rendermi conto della dotazione dell’organico e dei 
tempi di attesa per l’erogazione delle prestazioni”. Lo annunciano il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi ed il Coordinatore comunale di Fdi Marco Martinelli
 alla luce delle gravi carenze di personale che stanno mettendo sotto 
pressione l’emergenza/urgenza ed i vari reparti del presidio sanitario. 
  
 
   
 
  
 
   
   
   
   
  
    “Torniamo all’ospedale San Luca dopo i nuovi allarmi 
lanciati dai sindacati di categoria e in vista dello sciopero generale 
indetto per la giornata di venerdì prossimo 16 dicembre. Tutti i settori
 sono in affanno, a partire dal Pronto Soccorso. Medici, 
infermieri e operatori socio-sanitari sono costretti a turni di lavoro 
sempre più pesanti a causa di una cronica carenza di personale. Chi è in
 servizio è costretto a lavorare anche 12 ore al giorno con 
straordinari, inoltre, non retribuiti. Ne va ovviamente anche della 
qualità del servizio offerto ai lucchesi. Il personale è talmente 
ridotto all’osso che, nei mesi scorsi, per garantire i servizi sono 
state cancellate anche le ferie! -sottolineano Fantozzi e Martinelli-
 Servono forze fresche, assunzioni immediate, perché non è possibile, 
come denunciano gli stessi operatori sanitari, che ci siano reparti 
dell’ospedale dove, durante la notte, ci sono solo due infermieri per 30
 pazienti. Per non parlare della sanità territoriale,  quella delle zone
 montane e delle aree interne, dove assistiamo a presidi sanitari 
progressivamente svuotati dei servizi. Rispondere alla domanda 
dell'utenza sarà sempre più complicato visto anche il taglio delle 
guardie mediche notturne che farà aumentare gli accessi ai Pronto 
soccorso, peraltro, già oberati”.