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Nell’ambito della Giornata europea dedicata alla pace il Liceo Scientifico Barsanti e Matteucci ha dato vita ad una iniziativa per sensibilizzare i giovani alla non violenza. Questa mattina, anche se domenica, la scuola ha aperto i battenti e la dirigente Silvia Barbara Gori, insieme ai docenti di storia dell’arte e disegno Gianmarco Apollonio e Giandiego Benvenuto, hanno accolto gli studenti dando vita ad un laboratorio della pace, dove i ragazzi hanno iniziato a dipingere cinque tele per lanciare una denuncia sociale contro la guerra, tele che, quando saranno ultimate, verranno esposte in mostra nei locali dell’istituto viareggino. «Siamo felici di poter partecipare a questa iniziativa – commentano gli studenti – perché si tratta di un momento per riflettere insieme sull’importanza dei valori e dei diritti fondamentali dell’uomo, ricordando sempre che la nostra Costituzione ripudia la guerra. Purtroppo però nel mondo le guerre ci sono, anche vicino a noi e così vogliamo lanciare un appello agli adulti e chiedere: quale futuro volete lasciarci?». «Abbiamo preso come base di partenza – spiega il professor Gianmarco Apollonio – il dipinto Guernica di Picasso, perché Mariupol in Ucraina è la Guernica dei nostri tempi. Le immagini dipinte da Picasso sono dunque tristemente ancora attuali e abbiamo cercato di raffigurarle suddividendole in cinque tele. Ed ecco una madre con il figlio senza vita adagiato sul suo grembo che ha gli occhi a forma di lacrime. E il figlio che tiene tra le braccia non ha le pupille, a rappresentare il bambino che non potrà mai diventare adulto, una natività sconvolta dal bombardamento e ancora molte altre immagini contro la brutalità della guerra. Immagini – ripete il professore - ancora contemporanee, come se il tempo passato non avesse insegnato nulla all’umanità». E infine un messaggio di speranza: «Nel Guernica di Picasso c’è una colomba che ha un’ala spezzata – conclude Apollonio – che simbolo della pace ormai ferita, nelle nostre tele invece la colomba ha tutte e due le ali, e vuole essere un messaggio di speranza per i giovani perché comprendano fino in fondo che la pace è la meta più nobile da perseguire».
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