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  • 12/05/2025 13:05

Pietro Paolo Angelini al Museo “G. Lera”: De Stefani e la civiltà contadina della Valle del Serchio

Martedì 13 maggio, alle ore 17, il Prof. Pietro Paolo Angelini sarà ospite dal salotto culturale “A lettura con tè” ideato e curato dalla Consigliera Comunale di Coreglia Antelminelli Matilde Gambogi. Ingresso libero


COREGLIA ANTELMINELLI – Un altro interessante appuntamento con la cultura nel vivace borgo di Coreglia Antelminelli.


Il salotto culturale “A lettura con tè”, ideato e curato dalla Consigliera Comunale Matilde Gambogi, avrà come ospite martedì 13 maggio alle ore 17, presso il Museo “Guglielmo Lera”, il Prof. Pietro Paolo Angelini che presenterà un incontro intitolato “La civiltà contadina della Valle del Serchio e la sua evoluzione”.


L’evento sarà incentrato, da una parte, sulla figura del Prof. Carlo De Stefani, docente universitario e illustre geologo di fama nazionale e internazionale che, amò la nostra valle con affetto profondo e la illustrò in numerose pubblicazioni, tra cui “L’indagine agraria del 1883”, che il Comune di Pieve Fosciana, nel centenario della sua scomparsa (1924-2024), ha voluto ristampare - affidandone la cura proprio al Prof. Angelini - affinché rimanga a tutti l’immagine chiara della civiltà contadina, tipica di questa valle, che per millenni è stata la base dell'economia agricola montana.


Questa ristampa ha avuto il merito anche di stimolare nei lettori la consapevolezza delle proprie radici: di quei “figli di contadini” della fortunata generazione del 1947 – lo stesso fortunato anno a cui appartiene l’autore - che voleva ricostruire e cambiare il mondo.


L’evento permetterà, inoltre, al Prof. Angelini di illustrare anche il suo volume “Il Piano si racconta. Correva l’anno 1968” con una riflessione documentata su un territorio, il Piano appunto, che - considerato un verde paradiso terrestre grazie ad un acquedotto che permetteva di irrigare i terreni e le coltivazioni - dal 1968 inizia un cambiamento epocale tanto da divenire una brutta zona urbanizzata, quella delle libere espansioni urbanistiche di Castelnuovo di Garfagnana e Pieve Fosciana. 


II 1968, l’anno di cambiamenti radicali, coinvolge anche la storia di questo bel luogo; all'aratro e alla vanga subentrano la ruspa e la gru, gli strumenti necessari per costruire abitazioni. E così i verdi prati, ornati da filari di pioppi maritati con la vite Clinton, vengono coperti di cemento e attraversati da strade di oscuro asfalto.


Al centro di questo volume è posta la storia della famiglia Angelini, quella dell'autore, raccontata nel corso dell'ultimo anno della loro vita di agricoltori in località “alle Monache”, nella parte bassa del Piano. 


In questo racconto si pone anche la storia autobiografica dell’autore, studente presso l’Università di Pisa, attento alle lotte studentesche del ’68 e all’amore per Elena, compagna di studi: una storia dolce, tipica del tempo “mettete i fiori nei nostri cannoni”.


L’ingresso è libero.

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