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  • 21/07/2025 15:32

A FABBRICHE DI VALLICO IL TEATRO DIVENTA ANIMA CON “OLTRE LA TEMPESTA” E “LA VALIGIA DELL’ATTORE”

TRA EMOZIONE E INTROSPEZIONE: A FABBRICHE DI VALLICO IL TEATRO DIVENTA ANIMA CON “OLTRE LA TEMPESTA” E “LA VALIGIA DELL’ATTORE”

Le pietre antiche dei borghi, le piazze silenziose al tramonto e la montagna che osserva discreta: in questo scenario sospeso nel tempo, il teatro ha trovato casa, voce e respiro.

La rassegna teatrale amatoriale “A Sipario Aperto 2025”, ideata da Alessandro D’Alfonso, nasce con un duplice obiettivo: portare il teatro “a casa della gente” e dare visibilità alle compagnie locali, che con passione e dedizione progettano e preparano i propri spettacoli.

Lo scorso fine settimana la rassegna ha ripreso il suo viaggio nella suggestiva cornice del Piazzale della “Lezza” a Fabbriche di Vallico, regalando al pubblico due spettacoli intensi e profondamente diversi, ma uniti dalla stessa autenticità. Quando il teatro è fatto con sincerità, può ancora scuotere, interrogare, consolare.

Il primo appuntamento, “Oltre la tempesta”, a cura di una compagnia di Massa, ha portato in scena “La foto che parla”, uno spettacolo costruito su racconti autobiografici scritti dai detenuti del carcere di Massa.
Un’opera intensa e carica di significato, che affronta il tema della resilienza umana di fronte alle difficoltà della vita, ispirandosi a storie vere – vissute dentro e fuori le mura carcerarie.
Si è trattato di un dramma umano e collettivo, fatto di cadute e rinascite, dolore e forza interiore.
La drammaturgia, frammentata e poetica, ha lasciato spazio a personaggi che incarnano scorci d’esistenza. Nessuna scenografia elaborata: soltanto attori, luce e silenzi. Eppure bastavano gli sguardi, le pause, la profondità delle parole per creare un’atmosfera sospesa, che ha tenuto il pubblico in un ascolto attento e partecipe.

Gli applausi finali non sono stati solo un tributo alla bravura degli interpreti, ma anche un ringraziamento per aver toccato corde profonde e raramente esplorate. Lo spettacolo ha offerto un’occasione importante di riflessione sulle condizioni e sulle speranze di rinascita di chi vive la reclusione.

Di tutt’altro respiro, ma altrettanto coinvolgente, il secondo spettacolo della serata: “La valigia dell’attore”, proposto dalla Compagnia del Martedì di Lucca.
Un lavoro colto e sottile, concepito come un dialogo intimo tra palco e platea. Il tema ruota attorno all’essere attore, ma anche alla persona che si cela dietro il ruolo.
Con una sola valigia in scena – simbolo di un viaggio al tempo stesso fisico e interiore – lo spettacolo ha svelato i retroscena dell’anima teatrale: le attese in camerino, i sogni, le cadute, le rinascite, l’amore per un mestiere vissuto spesso in solitudine, ma donato al mondo con generosità.
Ogni battuta era un invito alla riflessione, ogni gesto un sussurro all’anima dello spettatore.

In entrambi i casi, Fabbriche di Vallico si è trasformato in un luogo d’incontro fra arte e vita, dove il teatro non è solo intrattenimento, ma esperienza condivisa, atto poetico, momento di verità.
Non stupisce, quindi, che entrambe le serate abbiano lasciato un segno duraturo nel cuore del pubblico, confermando il valore della rassegna “A Sipario Aperto”, resa possibile grazie all’ottima organizzazione e al sostegno dell’Amministrazione Comunale di Fabbriche di Vergemoli.

Grande soddisfazione è stata espressa dal Sindaco Michele Giannini, che ha dichiarato:
“Il successo di questi appuntamenti è la dimostrazione che il teatro, anche quello amatoriale, può essere veicolo di contenuti profondi e autentici. Siamo orgogliosi di ospitare una rassegna come ‘A Sipario Aperto’, che arricchisce il nostro panorama culturale, dà spazio alle realtà artistiche del territorio e offre momenti di vera condivisione alla nostra comunità.”

Fabbriche di Vallico si conferma ancora una volta luogo fertile per iniziative culturali di qualità, capaci di coinvolgere emotivamente spettatori di ogni età.
La rassegna “A Sipario Aperto 2025” proseguirà nelle prossime settimane con nuovi appuntamenti, continuando a essere un presidio culturale nella valle e portando in scena spettacoli che parlano al cuore, con sincerità e passione.

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