• 2 commenti
  • 09/11/2025 12:49

A Lucca c’è un fenomeno curioso: qualunque critica al Comune e sei etichettato di sinistra !!

A Lucca c’è un fenomeno curioso: qualunque critica al Comune, anche la più banale, attira sempre lo stesso personaggio che spunta nei commenti come un antifurto emotivo. Non importa il tema. Mobilità, degrado, servizi, scelte urbanistiche. La risposta è sempre la stessa: “architetti da salotto”, “prendetevi il Maalox”, “siete tutti di sinistra”, “non sapete niente”. Un repertorio fisso, come un juke-box degli slogan. Il risultato è che qualsiasi discussione diventa subito un talk show improvvisato, dove invece di parlare del problema si finisce a fare l’appello ideologico. Critichi un parcheggio? Sei di sinistra. Critichi una rotonda? Sei di sinistra. Critichi una scelta urbanistica? Architetto da salotto, ovvio. La città scompare, il dibattito scompare, resta solo l’etichetta da appiccicare al primo che osa aprire bocca. È un modo comodo per non entrare mai nel merito. Se liquidi tutto come “si lamentano sempre gli stessi”, non devi spiegare niente, non devi motivare niente, non devi rispondere a niente. Basta infilare due frasi da fan club politico e via. La critica diventa automaticamente illegittima, indipendentemente dai fatti. Il problema è che una comunità funziona esattamente al contrario: le critiche servono. A volte sbagliano, a volte sono eccessive, ma sono parte della vita democratica di una città. Senza confronto la politica diventa autopromozione, e l’autopromozione non risolve i problemi ma li nasconde sotto il tappeto. Continuare a ridurre tutto a “voi rosicate” crea solo un clima sterile. Non si può discutere di nulla perché la discussione viene subito trasformata in una lite da bar tra schieramenti immaginari. E intanto le questioni reali restano lì, ferme, identiche. A Lucca non serve un guardiano dei commenti pronto a dare la patente di tifoseria a chiunque. Serve qualcuno che ascolta, risponde, spiega. Anche perché un’amministrazione forte non ha paura delle critiche. Le usa, le sfrutta, ci lavora sopra. Etichettare tutto non è difendere il Comune. È solo evitare di parlare della città. E la città merita molto di più di qualche battuta preconfezionata. Lucchese non di destra non di sinistra

I commenti

in ogni agone politico c'è un 90 per cento circa di persone che osserva, e un 5 per cento che urla per una parte, ed un altro 5 per cento che urla per l'altra. Chi urla piu' forte e la manda in vacca magari riceve un momentaneo appoggio della maggioranza della massa silente che dura finché dura (e la parte che urla di piu' nel frattempo magna, e gli cresce la buzza).
Poi siccome l'altra parte a non magnà gli vien fame allora comincia a urlà il doppio, e la massa osservante si sposta dalla su' parte per un po' finchè chi urla un ha il buzzo pieno, e poi si ricomincia.

Finche quei due cinque per cento che fanno tanto rumore non vengono tacitati, magari perculandoli (e non ti preoccupare autore del post, la stessa situazione si e' verificata quando la precedente giunta ha perorato la piassa coperta, e allora si tacitavano i critici dandogli del fascio che non capiva niente), non c'è soluzione.


Come si esca da questa endiadi (perchè la sinistra ha bisogno della destra per esistere, e viceversa) non lo so (cioè un'idea ce l'avrei, ma ci vorrebbero l'Angelini, Maria Eletta e tutto il corrimi dietro in piena forma).
Pero' da cittadino ne avrei le palle parecchio piene.

anonimo - 09/11/2025 16:18

In politica, da scuola di politica, sospetto sia vietato dire "ho fatto" oppure "abbiamo fatto una porcata". L'unico che viene in mente su due piedi è Calderoli...che poi l'ha pure rinnegata da perfetto 'politico'...e solo dopo aver perso le elezioni nel 2006 con Prodi 2....chissà se le vincevano se sarebbe stata la solita "porcata".
Il lupo perde il pelo , ma il vizio mai!
Ahr! Ahr! Ahr!

... - 09/11/2025 15:49

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