Le atroci sofferenze di MARIO
Il povero sindaco, sommers ...

“Sono
convinto che questo sia il momento giusto per fare un passo indietro e
lasciare spazio ad altri. È una decisione che nasce certamente anche da
motivazioni personali condivise con la mia famiglia e legate al
desiderio di limitare gli impegni esterni, soprattutto dopo la nascita
della mia seconda figlia (Raspini è diventato padre per la seconda volta
pochi mesi fa, ndr). Ma alla base c’è anche una profonda ragione
politica e di prospettiva, una visione rispetto al futuro del progetto
politico di centrosinistra che voglio condividere”.
“La
precedente amministrazione - prosegue Raspini - ha lavorato molto e
bene: ha gettato basi importanti per la ripartenza della città post
Covid e non solo, ha avviato processi, progetti, finanziamenti e
percorsi essenziali che hanno trovato piena continuità nell’attuale
amministrazione, a dimostrazione che la discontinuità tanto decantata in
campagna elettorale dall’attuale sindaco era più che altro propaganda. E
infatti, la maggior parte dei progetti che si stanno inaugurando in
questi anni sono eredità legittima e diretta del mandato Tambellini”.
“In
quell’esperienza - continua -, come è noto, ho avuto il privilegio di
servire la città per nove anni e di essere stato candidato sindaco. Ed è
stato un onore di cui devo ringraziare sia Alessandro Tambellini che mi
ha dato fiducia in quel lontano agosto del 2013, tutti i miei colleghi
di giunta in quegli anni, i consiglieri comunali che si sono succeduti, i
membri dello staff del Sindaco, per arrivare, infine, a tutti coloro
con cui abbiamo condiviso in questi ultimi anni l’esperienza
dell’opposizione. È stato un viaggio entusiasmante e prezioso in tutti i
suoi momenti, sia quelli più belli che quelli più tristi. Un percorso
che mi ha formato come persona e come politico e che mi ha consentito di
maturare quell’esperienza che mi ha condotto nel mio attuale ruolo al
fianco del Presidente della Provincia Pierucci”.
“Forte di questa
consapevolezza - spiega ancora - ho deciso di rassegnare le dimissioni
dal consiglio e di farlo in questo momento, perché ritengo di
rappresentare un percorso politico che si è chiuso il 26 giugno 2022. Se
all’inizio del mandato, di fronte a una marcia lunga 5 anni, è stato
giusto (anche se personalmente faticoso) mettere la mia faccia di ex
candidato sindaco sulle battaglie da fare in consiglio, sui media e in
mezzo alla gente, oggi è arrivato il tempo di voltare pagina. Sono
convinto, infatti che la sfida elettorale per il Comune di Lucca dovrà
essere affrontata con un progetto che prenda il meglio della stagione
passata - a partire da quelle figure che in quegli anni hanno maturato
esperienze e competenze – ma che abbia la capacità di andare oltre senza
apparire come una mera riproposizione del passato. Il centrosinistra
può vincere con una storia nuova, non con il secondo tempo di cinque
anni fa. Qui sta il senso delle mie dimissioni dal consiglio comunale,
perché sono convinto – e lo sono dall’inizio – che questo progetto può
nascere solo se chi ha guidato accetta di abbandonare la prima linea
lasciando chi viene dopo libero di perseguire la strada nel modo che
ritiene migliore. Non per abbandonare il campo, ma per partecipare in
altri modi”.
“Ora la priorità è gestire questo passaggio con
responsabilità e intelligenza - conclude Raspini -. Ringrazio tutte le
persone con cui ho condiviso questi anni di lavoro. Un abbraccio
particolare lo voglio rivolgere al capogruppo del PD, Enzo Alfarano che
ha davanti a sé un altro anno e mezzo di un lavoro difficile e spesso
ingrato ma che ha imparato a svolgere benissimo, anche meglio di come
abbia fatto io. Stesso discorso per Gabriele Olivati, il capogruppo di
Lucca Futura, un compagno di viaggio, ma soprattutto un amico di quelli
che si contano sulle dita di una mano. I ringraziamenti più sinceri
vanno a tutti i miei colleghi e colleghe dei gruppi di opposizione: so
che si faranno valere. Infine un grande in bocca al lupo a Valeria
Giglioli, che subentrerà al mio posto in consiglio e che, forte della
sua esperienza passata, saprà rappresentare un ulteriore elemento di
vivacità nella compagine del centrosinistra in consiglio. Quanto a me,
come ho detto, continuerò a dare il mio contributo, come sempre, con
spirito di servizio, con passione e con voglia di innescare un
cambiamento positivo per la città. Coraggio e avanti”.
Con inscatolare si poteva intendere che la lamentela fosse rivolta all'averlo richiuso, visto che c'erano dei comitati che richiedevano di lasciarlo aperto perché volevano che la natura facesse il suo corso.
anonimo - 08/12/2025 15:23
Lo avrebbe dovuto "tombare", come era prima e come ha fatto Buchignani con l'ultimo tratto, non "inscatolarlo", cosa che ha richiesto un'infinità di tempo, lasciando bloccato il Viale più di un anno, con un costo sproporzionato e gli effetti a lungo termine che staremo a vedere.
La differenza tra tombare e inscatolare forse Le sfugge.
"L'inscatolamento del Benassai"... E dove la facevi la ciclopedonale se non lo richiudevi come era prima, per non parlare del fatto che da aperto sono usciti fuori i tarponi?
Semmai quello che ha fatto di sbagliato è stato lasciare che crollasse, perché dopo si è giustificato dicendo che non ci fossero avvisaglie (ma se gli segnalavamo come fosse in condizioni disastrate il tratto da quasi 10 anni, così in stato di abbandono avevano davvero fatto i rilievi o andavano a fare dei controlli? Il dubbio è più che legittimo!) e tra l'altro non doveva neanche toccare a lui, perché non era assessore all'urbanistica, ma all'ambiente (dove tra l'altro ricorderemo sempre cosa abbia fatto introducendo il porta a porta prima e dimezzando i giorni di ritiro della plastica nel 2020 senza neanche chiederci nulla con la coincidenza del covid per non poter indire un'assemblea cittadina dove discuterne, perché loro sono DEMOCRATICI, ascoltano la cittadinanza e se avesse detto di no avrebbero mantenuto lo status quo, garantito al limone, solo che però con le norme covid non si potevano tenere assemblee dunque non ci ha chiesto il parere giusto per quello, non pensiamo male su!) solo che appunto aveva iniziato a gestire quasi tutto lui perché voleva diventare il successore di tambellini e dunque, da come si poneva, era come se l'urbanistica fosse affare suo e da una parte è stato meglio, così ha perso le elezioni.
Evidentemente non hanno pagato queste scelte, tra cui quella di liberarsi del dissenso sui social con un click.
Dice "una stagione nuova" e poi loda quello che ha fatto insieme a Tambellini. Anzi lascia intendere che erano cose fatte tanto mai bene che non c'è stata discontinuità da parte della nuova Amministrazione. Non capisce che se non fa forte e seria autocritica anzitutto su quello che ha fatto a S.Concordio, Piazza Coperta, Montagnola, azioni legali contro i cittadini e mettiamoci pure l'inscatolamento del Benassai, il centrosinistra lucchese è condannato a rimanere all'opposizione almeno per i prossimi 20 anni. Forse di più.
anonimo - 05/12/2025 23:06
Si è dimesso dal consiglio perché ha trovato posto in provincia. I cittadini di Lucca non son sciocchi. Buon lavoro e magari si ripresenti come candidato sindaco così Pardini vince a occhi chiusi.
anonimo - 05/12/2025 18:17
Ha perso 3 anni fa ed è rimasto in Consiglio il tempo di trovare il posticino da capo di gabinetto in Provincia. Ed avendo quella carica il consigliere non lo faceva più da mesi. Il buon Menesini scaduto da sindaco si è messo capolista alle comunali di Capannori e in Provincia. È stato eletto consigliere poi presidente del Consiglio comunale (con i voti della presunta opposizione) ed ora frequenta Bruxelles. La democrazia se interessa rappresentare i cittadini funziona in altro modo.
Anonimo - 05/12/2025 15:57
Corrette le dimissioni. Giusto cosi. La democrazia dovrebbe funzionare cosi: si perde e quindi ci si mette da parte.
Lo facessero anche gli altri.
....muchacha soltanto la Raspa, il mondo scordare ci fa, si balla si gira si annaspa, uh che Raspa, Raspappà!!! Maestro ripetila ancora, un magico effetto mi fa, la Raspa infiammando accalora, la Raspa, Raspappà!!!!!!!!!!!!!
anonimo - 05/12/2025 01:35
E come si comporta sui social e con che spocchia si pone... No grazie non ti voglio come sindaco.
anonimo - 04/12/2025 20:05
Capisco che sia difficile timbrare il cartellino alla mattina e si preferisca fare politica… Apprezzo lo sforzo ma credo che qualcuno si debba mettere anche da parte. Le elezioni regionali hanno dimostrato che Tambellini ha perso a Lucca come in regione e un motivo c’è . Lei ha perso alle amministrative e è rientrato dalla finestra in provincia. Anche qui, un motivo c’è quanti sono stati i i giorni di lavoro in questura a Firenze? Pochi mi sa .
Io - 04/12/2025 16:14
La "stagione nuova" sarebbe il campo extra large? Cioè l'Ulivo 4.0? Che novità. Non si possono aprire stagioni nuove facendo le stesse cose pensando di ottenere risultati diversi. E Raspini è il miglior esempio di cos'è stato il centrosinistra. Candidato sindaco che trova un comodo e lautamente remunerato posto in Provincia e annuncia come un gran gesto la rinuncia a un posto da consigliere abbandonato da mesi per il suddetto incarico. Nessun cenno ai milioni di voti persi dal centrosinistra, all'astensionismo dilagante. Nessun mea culpa ovviamente. Manco quello di aver appoggiato 7 mozioni 7 del neofascista Barsanti. O di aver buttato 6 milioni di euro in un ecomostro senza sapere che farci. Tanto che in campagna elettorale Raspini butto là che si poteva usare per il pattinaggio. Ecco l'ecomostro di San Concordio come il San Luca come l'ex museo della Francigena regno di Tony Lazzaroni sono mirabili esempi della vostra (assenza di) visione. E di come tutelate territorio e cittadini. L'unica cosa in cui siete maestri è occupare poltroncine e presentarvi come se foste appena sbarcati dalla Luna. Per presentare come un eroico e lungimirante sacrificio la rinuncia a un sottopagato posto da consigliere dal remunerativo scranno di capo di gabinetto in Provincia. Complimenti.
Anonimo - 04/12/2025 14:32Il povero sindaco, sommers ...
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