Remigrazione: la nuova parola che nasconde vecchie ombre
Negli ultimi mesi la parol ...

Il
fenomeno inflattivo continua a tenere banco nella discussione pubblica,
anche in questo momento in cui sembra che la crescita esponenziale
riscontrata dal 2021 alla
fine del 2022 sembra essersi arrestata. La questione resta però molto
reale, e in termini annui continuiamo a registrare un aumento medio
dell’inflazione del 7,6%, che però assume valori diversi a seconda dei
beni, e raggiunge i picchi più elevati per quelli
di prima necessità, come quelli alimentari e quelli energetici.
Quali
sono allora le sue reali cause? E quali metodi possiamo adottare per
contrastarla? Le manovre effettuate fino ad ora possono essere una
soluzione? A tutte cerca
di rispondere il nuovo libro di Alessandro Volpi “Prezzi alle stelle.
Non è inflazione, ma speculazione” che verrà presentato giovedì 8 giugno
alle ore 21:00 presso l’Auditorium del Palazzo delle Esposizioni, in
Piazza San Martino 7. L’evento, organizzato
in collaborazione con la Cgil Lucca, offrirà l’opportunità di ascoltare
le parole dell’autore, il quale sarà poi impegnato in una tavola
rotonda, moderata dal Segretario Generale della Cgil Lucca, Fabrizio
Simonetti, con i rappresentanti delle associazioni
imprenditoriali locali, tra cui Marcello Gozzi, direttore di
Confindustria Toscana Nord (Lucca-Pistoia-Prato), Roberto Favilla,
direttore di Confartigianato Imprese Lucca, e Sara Giovannini,
direttrice di Confcommercio Lucca-Massa Carrara. Concluderà la
discussione
l’intervento del Segretario Generale della Cgil Toscana, Rossano Rossi.
La
discussione affronterà quindi il tema della straordinarietà di questa
ondata di inflazione, non solo per le sue dimensioni, arrivate in doppia
cifra lo scorso dicembre,
ma soprattutto per le sue origini, non riscontrabili nell’ordinario
meccanismo della domanda e dell’offerta. L’origine sarebbe infatti da
ricercare in un fenomeno di speculazione messo in atto tramite delle
scommesse al rialzo sul mercato finanziario.
Verrà
poi affrontato l’argomento dell’impatto che l’ondata inflattiva ha
avuto sullo Stato e soprattutto sui cittadini, specialmente le fasce più
deboli, che hanno visto
ridursi ulteriormente il loro potere di acquisto, già piagato dalla
stagnazione degli stipendi e delle pensioni. La questione salariale non
può dunque essere ignorata: il reddito dei cittadini subisce infatti una
“tassazione occulta” in costante crescita da
parte dell’inflazione. Stipendi e pensioni necessitano dunque di essere
aumentati di conseguenza, in modo da riuscire a mantenere il passo con
l’aumento del costo della vita.
Infine verranno discusse le modalità di contrasto dell’inflazione, con l’analisi delle metodologie adottate fino ad ora, ma anche dei fenomeni che hanno concretamente portato al rallentamento dell’aumento dei prezzi. Verranno così valutate anche altre tipologie di interventi non convenzionali per l’abbassamento del tasso inflattivo.
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