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  • 06/05/2025 19:25

Stop al terrorismo psicologico, per una narrazione onesta sulla sicurezza in città.


I giovani di Fratelli d'Italia lanciano una raccolta firme "contro la cultura maranza e le baby gang" rivolta alle istituzioni governate dal loro stesso partito, la stampa locale e Demopolis diffondono un sondaggio secondo cui il 52% di 1500 lucchesi intervistati ha paura a uscire di casa. 
Ogni giorno siamo bombardati con titoloni in prima pagina su furti, aggressioni, degrado, violenze di ogni tipo, con analisi dettagliatissime su chi le ha compiute e su chi le ha subite.
Noi di Rifondazione e Giovani Comunisti la pensiamo diversamente: non si tratta di negare l'esistenza della micro-criminalità, ma di chiedere che se ne faccia una narrazione onesta. 
È profondamente sbagliato alimentare la paura nelle persone descrivendo Lucca come un Bronx dove non si può girare; lo diciamo in quanto partito "giovane", formato in maggioranza da under-30, che vivono la città tutti i giorni, anche di sera. 
La politica, di destra e di centro, ne approfitta vendendo facili soluzioni: più polizia, più repressione; ma sono i primi poi a non implementarle quando amministrano, e quando lo fanno risultano inefficaci.
Questa isteria collettiva che impedisce di ragionare è parte del problema, perché impedisce la ricerca di soluzioni reali. 
È anche per risolvere alla radice il degrado e la micro-criminalità che siamo impegnati nel fare inchiesta sui problemi legati al turismo e nella campagna per il SÌ ai cinque referendum dell'8 e 9 giugno. 
Crediamo che la sicurezza sia possibile se si contrastano il lavoro povero, precario e in nero, la disoccupazione, la droga e l'alcool come unici passatempi per chi è giovane, la città turistificata senza abitanti né servizi per chi vive nei dintorni.
Come si possono arginare le "culture" della violenza e della prevaricazione, se ai giovani non sono offerti spazi pubblici di socialità e di incontro, attività diverse dal bere o consumare i prodotti proposti dal mercato (ai prezzi del mercato!), se mancano i servizi sociali di base come case popolari, contributi affitto, sostegni all'integrazione?
Questa è la domanda che poniamo ai nostri amministratori. 
Oltre a continuare a domandare, siamo al lavoro quotidianamente per trovare le nostre risposte, convinti che speculazione e sicurezza non si possano tenere insieme.

Matteo Pelleriti, segretario circolo Piana di Lucca, Partito Rifondazione Comunista

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