Fin
 dal 1968 ho avuto ideali di giustizia sociale, di libertà, di pace, di 
fratellanza, di uguaglianza (in tutti i sensi) ed ho lottato per i 
diritti civili. Ho creduto e credo ancora in questi principi, che 
includono anche la "democrazia", capace di offrire pluralismo e libertà 
d'espressione e di pensiero, all'interno di civili regole di rispetto 
umano reciproco. Per cui, pur essendo all'opposto politico della Meloni,
 non ho assolutamente "paura" della forza politica che rappresenta e in 
pur minima parte sono anche contento, proprio per i principi di 
democrazia in cui credo, che possa avere l'opportunità di mettersi in 
gioco prendendosi tutta la grande responsabilità di governo che un grave
 e difficile momento come questo, comporta. I problemi non ancora finiti
 legati al covid, la grave crisi economica legata in parte agli effetti 
della guerra in Ucraina ed in parte alla scellerata e spietata 
speculazione finanziaria, gli aumenti vertiginosi delle fonti 
energetiche ( che hanno portato ad estreme conseguenza la stessa 
sopravvivenza di molte aziende, causando nuova disoccupazione) e dei 
beni di consumo, in primis quelli alimentari, la siccità che ha messo a 
dura prova molte aziende agricole (a volte con effetti drammatici 
irreversibili) e tutte le "storiche" e ahimè costanti problematiche 
italiane legate alla sanità, alla scuola, alla disoccupazione, ai 
pensionati minimi, oggettivamente impossibilitati alla semplice 
sopravvivenza, ed all'infiltrazione mafiosa sistematica in ogni anfratto
 della società, politica ed aziendale, hanno bisogno di risposte 
immediate e concrete e solo politici "illuminati", con grande 
esperienza, volontà di far bene ed in modo giusto ed onesto, potrebbero 
affrontare. Da cittadino preoccupato per il proprio presente e per il 
proprio futuro non posso che augurarmi che l'opportunità riservata a 
chi, "indipendentemente da" e grazie alla democrazia, oggi và al potere,
 possa essere utilizzata al meglio per affrontare questo difficile 
momento, dando risposte positive al popolo, che è quotidianamente 
sottoposto (e da molto tempo) a durissime prove. Di certo sò che a 
livello personale continuerò ad essere ed a fare ciò che profondamente, 
nel cuore, ho sentito di essere e di fare fino a questo momento, 
impegnandomi in prima persona nel quotidiano rispetto e riqualificazione
 della vita, attraverso tutti gli strumenti e le qualifiche che mi sono 
proprie, attraverso il rispetto umano, la cultura, l'arte, la 
solidarietà, con una particolare attenzione verso "gli ultimi" della 
società, l'amore per la natura e per il prossimo inteso nel suo più 
ampio senso, e sperando, con fiducia, che ogni cittadino possa fare 
altrettanto, vivendo sempre, innanzitutto con il proprio primario 
impegno, il suo contributo per una sempre migliore e più giusta società 
umana.
Bruno Pollacci
Direttore dell'Accademia d'Arte di Pisa