Remigrazione: la nuova parola che nasconde vecchie ombre
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Certo fare delle boiate alla Casa del Boia sembrerebbe appropriato...
Comunque per me i casi dovrebbero essere due:
- Caso 1 lo spazio viene concesso per attività culturali. In tal caso il Comune deve essere in grado di valutare la proposta culturale e poi lo spazio va concesso gratuitamente se la proposta viene riconosciuta come di alto interesse per la collettività. Restando ovviamente a carico del concessionario costi delle utenze, manutenzione ordinaria e altre tariffe (per esempio quella dei rifiuti).
- Caso 2 lo spazio viene concesso per un'attività di tipo economico commerciale. In tal caso si fa un'asta e lo spazio va al miglior offerente.
Per cui le casermette andrebbero suddivise tra quelle da adibirsi ad attività culturali e quelle da adibirsi a bar, ristoranti, locali, ecc. Le prime vanno concesse gratis a chi fa cultura, le altre devono andare a gara.
Tutto il resto, appunto, son boiate!
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