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  • 24/08/2025 11:34

Basta vittimismi e accuse rivolte al passato. GEAL può e deve essere salvata oggi


“Spiace che la pletora di inesattezze e sprecisioni che ormai caratterizza il dibattito sul futuro di GEAL venga alimentata, oltre che dal centrosinistra, anche dai capigruppo della maggioranza nel Consiglio Comunale lucchese.

Con un comunicato di qualche giorno fa infatti, i capigruppo dei partiti di maggioranza hanno voluto dire la loro sul futuro del servizio idrico lucchese, chiarendo che l’acqua lucchese appartiene al demanio e quindi allo Stato e che comunque l’Amministrazione Tambellini ha aperto la strada alla confluenza di Geal in GAIA.

Si tratta, rispettivamente, di un’affermazione che non ha niente a che spartire con la questione GEAL e di un’insinuazione fuorviante.

Che l'acqua appartenga allo Stato e sia pubblica per legge è una cosa pacifica che non ha bisogno di chiarimenti, ma il futuro di GEAL dipende non dalla titolarità della risorsa idrica, bensì dall’individuazione del soggetto (l’Autorità idrica piuttosto che il Comune di Lucca) che abbia il potere di organizzare e gestire il servizio idrico integrato nella Città di Lucca.

In sostanza, non si sta discutendo su chi sia il proprietario dell’acqua lucchese, ma su quale sia l’istituzione che ha il diritto di organizzare la gestione del servizio idrico a Lucca, se il Comune (come avvenuto fino ad adesso) oppure l’Autorità idrica regionale.

E veniamo alla seconda affermazione svolta dai capigruppo di maggioranza, e cioè che “L’inerzia politico-amministrativa della precedente giunta, forse per interessi che l’allora sindaco conosceva bene, ha aperto la strada alla confluenza di Geal in Gaia”.

Ora, forse i capigruppo di maggioranza non lo hanno notato, ma il procedimento di confluenza di Geal in GAIA è stato sospeso su pressione proprio dell’Autorità idrica toscana e della società apuana.

E il motivo è chiaro a tutti: il ricorso presentato dal Comune di Lucca per ottenere il riconoscimento del diritto alla salvaguardia del servizio idrico lucchese ai sensi dell’art. 147 D. Lgs. n. 152/2006 è tutt’altro che infondato, tanto è che il TAR ha accolto una prima impugnativa e la stessa Amministrazione comunale ha già conferito ai propri legali un nuovo mandato per proseguire la battaglia giudiziaria per il riconoscimento del diritto del Comune di Lucca di continuare a gestire in proprio e in autonomia il proprio servizio idrico (come risulta dalle determine pubblicate sull’albo pretorio dell’Ente).

E in questo contesto, vogliamo mandare un messaggio chiaro ai rappresentanti della maggioranza in Consiglio comunale, al Sindaco Pardini e all’Amministrazione tutta: questo non è il momento per recriminare sul passato, questo è il momento di agire per la difesa del servizio idrico lucchese, per evitare che venga affidato a gestori regionali (GAIA, multiutility) più costosi per i cittadini e meno efficienti.

Da cittadini lucchesi interessati a che Lucca continui nella gestione autonoma della propria acqua, dall’Amministrazione comunale non vogliamo più chiacchiere, ma fatti.

Perché si, l’autonomia (e quindi l’eccellenza) del servizio idrico lucchese può oggi essere preservata: ma il potere (e quindi la responsabilità) di conseguire questo risultato, ricade solo ed esclusivamente sui nostri attuali amministratori”.


Gruppo Salviamo La Nostra Acqua

I commenti

Insomma prima o poi Pardini e i suoi ci diranno cosa vogliono fare con a la Geal .
le donande che gli sono state fatte mi sembrano pertinenti .

Upuauts - 26/08/2025 10:54

Chi difende Geal non difende Lucca ma Acea, altra multiutility

Anonimo - 25/08/2025 15:20

Chi comanda è la regione toscana e non voi. Vi schiacceranno come scarafaggi. Come sempre e come fanno da anni. Ormai c'è da espletare la formalità delle elezioni e poi tanti saluti all'acqua di Lucca. Addio briai.

anonimo - 25/08/2025 02:45

Ecco il solito articolo pieno di prediche moralistiche… sempre la stessa musica! Ogni volta che qualcuno difende GEAL e l’autonomia di Lucca, subito viene accusato di essere un vittimista o di guardare al passato. Ma vi rendete conto? È il solito metodo della sinistra: screditare chi non si piega ai loro giochi politici.

La verità è che GEAL funziona e ha garantito un servizio serio ai cittadini, mentre i grandi carrozzoni regionali hanno dimostrato solo inefficienza e sprechi. E allora perché mai dovremmo svendere un’eccellenza lucchese per far contenta la solita burocrazia rossa?

Il TAR ha già dato un primo segnale importante accogliendo l’impugnativa del Comune di Lucca: ma naturalmente su questo si glissa, perché non conviene ricordarlo. Più comodo attaccare chi si oppone allo smantellamento del servizio idrico locale, vero?

Io, da cittadina, non ci sto. Basta con i soliti discorsi da salotto progressista: qui non si tratta di fare filosofia, ma di difendere un bene fondamentale dei lucchesi. E chi oggi amministra ha il dovere di agire subito, non di nascondersi dietro slogan e accuse.

La sinistra parla di futuro, ma in realtà pensa solo a centralizzare tutto e a togliere ai territori ciò che funziona. Noi vogliamo una gestione vicina ai cittadini, non lontana, opaca e politicizzata. E chi difende GEAL sta difendendo Lucca.



Donatella - 24/08/2025 13:24

L’acqua che viene a Lucca è della Garfagnana.

anonimo - 24/08/2025 12:23

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